lunedì 12 settembre 2011

Il gelsomino, fiore dei sentimenti

Un detto arabo afferma che il Paradiso profuma di Gelsomino. In effetti questo fiore fa subito venire in mente i giardini delle Mille e una Notte, palazzi dorati e profumi caldi ed avvolgenti.
La coltivazione della pianta di gelsomino è talmente antica che ne sono state trovate alcune tracce in Egitto su una mummia di un faraone, ma quasi sicuramente il fiore è originario della Persia.
Il suo nome deriva da Ysmin, fiore bianco. La sua forma a cinque petali ricorda una stella (da qui la leggenda araba sulla nascita dei gelsomini che li vuole stelle cadute e trasformate in fiore dalla dea dei giardini perché non venissero sciupate dagli uomini, la raffigurazione per eccellenza del “penta-colo” (amuleto
portato per difendersi dagli spiriti maligni). Questo aspetto è molto importante perché sia nella tradizione occidentale che in quella orientale il numero cinque rappresenta la Grande Madre che ha assunto vari nomi: Afrodite per i greci, Ishtar per i babilonesi, ecc. tanto che in Asia minore si portava al collo proprio come amuleto perché si pensava che la Grande Madre in questo modo proteggesse dagli spiriti cattivi.
Proprio tale combinazione di elementi ha legato il gelsomino, sia nella tradizione mediterranea che in quella orientale, all’Amore Divino e all’Amore Profano.
Un detto indiano spiega come il penetrante profumo di questo fiore sul capo della donna amata, unito alla penetrante essenza del sandalo sulla sua pelle, sia Teco del Paradiso celeste. Del resto gli amanti lo sceglievano per farsene dono:con i suoi fiori facevano coroncine, ghirlande, mazzolini. Una famosa leggenda racconta che il Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici era talmente geloso del suo gelsomino “Sambac” da impedirne la propagazione, ma un suo giovane giardiniere, sfidandone il divieto, ne portò in dono un ramo fiorito alla sua fidanzata. Poi moltiplicò in segreto la pianta e vendendone diversi esemplari si fece tanto ricco da potersi presto sposare. Sembra che da allora le ragazze toscane scelgano, per comporre il proprio bouquet di nozze, proprio il gelsomino.

Nella tradizione mussulmana il gelsomino è il fiore di Fatima, la figlia del profeta Maometto, quindi in quella cristiana è diventato caratteristico dell’amore divino e attributo della Vergine (nulla è mai per caso!).
In Polinesia ,il fiore tiara, una specie di gelsomino, è
diventato l'emblema di Tahiti. Il monoi, ovvero l'olio di cocco che le vahines( parola che in polinesiano significa donne)usano per nutrire e rinvigorire i capelli, è profumato al legno di sandalo e al gelsomino. Ma i simboli di simpatia di rispetto e di stima del prossimo, di ospitalità o di voluttà che si ricollegano al gelsomino devono essere utilizzati a ragion veduta secondo il colore del fiore che si decide di offrire. Il gelsomino è pertanto un fiore positivo, molto usato nel linguaggio dell'amore e dei sentimenti ed assume significato diverso a seconda del colore:   un gelsomino bianco sta a significare amabilità; uno giallo felicità;  uno rosso  significa invece che si desidera la persona alla quale si dona. In Spagna è sempre simbolo di sensualità.
Si narra anche che, in caso di carattere timido, si potrà regalare alla propria donna amata un gelsomino notturno, quando l’amore sarà sbocciato un gelsomino rosso e dopo la prima notte d’amore uno giallo perché simbolo di felicità.

Vedere un gelsomino nei sogni è sempre un segnale positivo che, a seconda del colore del fiore, esorta il sognatore ad avere fiducia nell’amore!

Nessun commento:

Posta un commento