lunedì 26 settembre 2011

Blu

Il cielo ed il mare sono di colore blu…immensi e pacifici. Se li si accosta non li si distingue (come nei dipinti tardi di Monet), per questo è il colore del passaggio, del collegamento tra ciò che “sta sotto e ciò che “sta sopra”.
E’ il colore del quinto (nella tonalità dell’azzurro) e del sesto (come indaco) chakra, i quali mettono in relazione l’individuo con ciò che lo circonda, sia visibile che invisibile, ciò che sta dentro con ciò che sta fuori.
E’ un colore che infonde tranquillità, che aiuta a raggiungere uno stato di rilassamento tale da facilitare uno stato mentale atto alla positività ed alla fiducia. Per questo lo si adotta spesso negli ospedali, ed in special modo nei reparti di cardiologia. In una stanza blu si sviluppa una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico che fa si che i battiti cardiaci diminuiscano (anche se aumenta la sensibilità al freddo), mentre gli oggetti sembrano più piccoli e leggeri.
Essendo associato al silenzio ed alla calma, il blu è considerato in tutte le culture il colore della spiritualità raggiunta tramite la contemplazione. Simboleggia la saggezza la riflessione e la capacità a mediare, tramite l’intelletto, tutte le pulsioni istintive dell’essere.

ll colore blu nei sogni è piuttosto raro, più frequenti sono le tonalità che vanno dall’azzurro al celeste, perchè il nostro occhio riflette ciò che vede più facilmente in natura: il colore del cielo e del mare nelle loro infinite sfumature e ce lo ripropone nei sogni associato in genere, a sensazioni di benessere, di serenità di felicità.
Mentre le tonalità più profonde e scure del colore blu sono rare anche nella realtà, ma forse per questa ragione risultano, se presenti, più misteriose ed importanti: il giorno che si muta in notte, una profonda fenditura nel ghiaccio, il colore delle acque sopra un abisso, ed ecco che il blu dispiega tutto il suo fascino e testimonia il mistero e la complessità dell’esistenza, con la sua preziosità di lapislazzuli e zaffiro. Questo è ciò che ne scriveva Vassilly Kandinski nei suoi scritti sul simbolismo del colore:
” L’azzurro è simile ad un flauto, il blu scuro somiglia ad un violoncello e, diventando sempre più cupo, ai suoni meravigliosi del contrabbasso; nella sua forma profonda, solenne, il suono del blu è paragonabile ai toni gravi dell’organo.”
Come abbiamo detto, il blu è un colore metafisico e, al contrario del rosso, di cui è l’antitesi e che rappresenta il legame con la terra-materiale, è legato alla distensione e ed agli stati riflessivi, meditativi, alla introspezione, per tale motivo sognare questo colore rimanda alle profondità inconsce ed al contatto interiore.
La profondità del mare richiama il mistero dell’inconscio, ma pure l ‘insondabilità delle emozioni umane e l’abbraccio protettivo materno: è l’aspetto ricettivo della grande Madre, della Madonna – in effetti questi aspetti spirituali e protettivi la ritroviamo nelle iconografie legate alla Madonna, angeli e santi con mantelli o tuniche azzurre, per indicare elevazione di spirito e protezione. Affetto e benevolenza, tranquillità e contatto pacifico, dedizione ed accordo, sono tutte qualità che emergono dal colore blu nei sogni.
Il blu nei sogni è legato anche al pensiero, alla riflessione, alla quiete fisica e distensiva, al riposo, alla pace e serenità che si riflettono anche nel corpo e nel suo benessere, all’ascolto ricettivo ed al silenzio. E’ il colore dell’armonia, che avvolge e ricopre, contiene ed unisce in una fusione rilassante e totale, ma non indica stasi, anzi è la tranquillità che prepara all’azione positiva: la forza che scaturisce dal contatto con l’interiore rende possibile lo scatto verso l’alto, verso l’immensità, l’infinito, l’eternità, e verso il divino. Un’eternità senza tempo che, come dice Luscher, allude all’immortalità (per la cultura cinese, il blu è il colore dell’immortalità), allo slancio dell’anima verso ciò che non conosce, ma cui aspira. Così sognare il colore blu è immagine del viaggio di individuazione nelle sue valenze più spirituali, in un contatto con i regni sovrannaturali e con potenze protettrici, ed eteree, tramite la riflessione.


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