lunedì 26 dicembre 2011

sono stata un pò impegnata, ma tra poco torno..continuate a sognare ;)

Sogni d'oro a tutti

MATILDE

lunedì 5 dicembre 2011

lo SPECCHIO


Non è semplice visualizzare nei sogni questo simbolo in maniera chiara e lucida, o per lo meno non è semplice vedere il riflesso in modo definito, preciso e questo dipende dalla predisposizione del sognatore.
Lo specchio è l’emblema del riflesso.

Mariana in the South, John W. Waterhouse,
1897, coll. priv.
Lo specchio nell’antichità era usato per osservare il cielo ed il movimento degli astri, uno dei mezzi di screaning più utilizzati, assieme all’acqua, che comunque fungeva da “specchio”. Questo dualismo acqua-cielo (che richiama quello di luna-sole in quanto una riflettente della luce dell’altro) viene mantenuto e riproposto nello specchio-realtà del Sé.  La caratteristica principale dello specchio è dunque la manifestazione di verità, e questo aspetto di “verità” unito alle qualità di purezza, sincerità, conoscenza e sapienza di simbologia dello specchio è presente in ogni cultura.
Basti pensare agli specchi magici delle favole, Biancaneve in primis: è proprio questo oggetto che consente di raggiungere non solo la realtà dei fatti, ma anche la realtà del cuore, dei sentimenti, della coscienza.
Il fine dello specchio è quindi l’illuminazione, il vedere al di là delle apparenze, la saggezza, poiché lo specchio, riflette anche la luce divina, l’intelligenza creatrice, la manifestazione dello spirito. Nei sogni lo specchio è scoperta di sé, consapevolezza, introspezione. E’ uno strumento prezioso attraverso cui il sognatore arriva a scorgere ciò che nella situazione contingente è importante o ciò che deve considerare di sé stesso.
Lo specchio, nella maggior parte dei casi, rappresenta la ricerca interiore ed il bisogno di analisi, così il vedersi diversi nello specchio dei sogni, può collegarsi alla necessità di prendere contatto con una sfaccettatura della propria personalità che si sta manifestando. In quest’ambito rientra la concezione di anima come specchio, formulata da Platone, secondo la quale l’anima riflette bellezza o bruttezza a seconda dell’orientamento dell’individuo e nella misura in cui si volge verso l’uno o verso l’altra. Ad esempio vedersi brutti, sgradevoli, testimonia una mancata accettazione di sé, una sofferenza che sta emergendo. Oppure non riuscire a scorgere la propria immagine riflessa è segnale di una “cecità” di fronte a qualche aspetto della propria personalità o di fronte a qualche situazione intima.
Rompere uno specchio volontariamente può correlarsi alla cocciutaggine, al non volere prendere atto dei propri errori, ed anche all’agire impulsivo, anche se in taluni casi, a seconda delle sensazioni che si provano, può anche indicare la volontà di cambiare immagine, di eliminazione di una vecchia immagine di sé e di rinnovamento. Mentre trovarlo già rotto può indicare l’incapacità di creare un contatto reale con se stessi, o l’impossibilità, per cause esterne, di fermarsi a meditare su di sé.
Qualunque sia il risultato, l’atto di guardarsi allo specchio è tradizionalmente un’immagine onirica molto positiva, ritenuta di buon auspicio in quanto è un gesto prettamente introspettivo e legato alla propria natura profonda che viene rivelata. E’ un atto di autocoscienza che, anche se magari si sta cercando di evitare o posticipare, è in fase di attuazione e questo non può che avere risvolti positivi.
Come al solito, dopo un’analisi generalmente psicologica, riporto anche le letture popolari..sono convinta che vi sia sempre un fondo di verità!!
Vedere la propria immagine riflessa in uno specchio è di buon auspicio e annuncia, in genere, un matrimonio o una nascita: se ad esempio il sognatore è celibe/nubile, la visione preannuncerà un matrimonio; se invece è una donna sposata a vedere questo oggetto nei suoi sogni, la previsione è quella di una gravidanza; e infine, indica la nascita di una figlia femmina se la sognatrice è una donna incinta. Uno specchio che non riflette la sua immagine è favorevole solo se la sua superficie brilla. Opaca annuncia contrarietà dal momento che lo specchio può avere significati sfavorevoli. Così, rompere uno specchio con le proprie mani corrisponde al rifiuto di riconoscere i propri errori. Infine, un malato che contempla il proprio volto, pallido e disfatto, lo specchio indica che lo sconforto ha preso il sopravvento e che si rischia di arrendersi alla malattia.


martedì 29 novembre 2011

sognare LADRI


Sogni in cui persone estranee s’introducono nelle nostre vite e ci fanno sentire a disagio o addirittura in pericolo, sono abbastanza frequenti, ma soprattutto colpiscono la memoria dei sognati.  Molto spesso con sogni del genere ci si sveglia di soprassalto e spaventati. In genere queste figure sono rappresentazioni oscure acquattate nell’ombra, e la sensazione della loro presenza provoca molta tensione e  paura.
A livello psicologico, queste manifestazioni devono indurre a riflettere su aspetti della realtà in cui ci si è sentiti “invasi” o defraudati di qualcosa cui si attribuisce molta importanza: amore, affetto, idee, risultati professionali ecc….Tutte le volte che avvertiamo una minaccia più o meno cosciente nei confronti di ciò a cui teniamo o che ci appartiene, tutte le volte che qualcuno si introduce, non invitato, nella nostra cerchia più intima, i sogni possono animarsi di ladri. A volte il ladro può addirittura riferirsi al ricordo di una sensazione infantile di invasione dal parte degli adulti e da allora oppressa, oppure aspetti di sessualità vissuta come come violazione o aggressione.
Secondo Marie Louise Von Franz i ladri nei sogni indicano una irruzione nel sistema psicologico del sognatore, per cui sarà utile ai fini dell’analisi ripensare a quanto è accaduto il giorno prima o i giorni precedenti: ” Può darsi che si sia verificata un’esperienza sgradevole ed i ladri allora potrebbero rappresentare proprio quell’esperienza. Oppure può essere che sia affiorato dall’interno un pensiero negativo, distruttivo, che potrebbe anch’esso essere impersonato dai ladri. I ladri rappresentano qualunque cosa che irrompe improvvisamente nel proprio sistema.”( M.L. Von Frantz ” Il Mondo dei Sogni, Ed Red 2003 pag. 43)
E’ molto difficile che i ladri dei sogni si occupino di rubare qualcosa. La loro presenza e ciò che ne consegue a livello di sensazioni ed emozioni è già sufficiente a indurre riflessioni ed ipotesi, ma quando il sognatore individua oggetti particolari che sono stati sottratti, è chiaro che questo porterà l’insieme delle riflessioni in ambiti diversi e più esclusivi, in quanto la simbologia dell’oggetto rubato influirà fortemente sul significato generale del sogno e sulla sua lettura più particolareggiata.
Quando a rubare nei sogni è il sognatore l’immagine può riferirsi a comportamenti da lui tenuti e che autogiudica non opportuni e non aderenti alle regole interiori. Il rubare, in alcune occasioni,  può anche essere il riflesso di un bisogno, di una mancanza a cui il sognatore cerca di far fronte tramite il furto. In questo caso il gesto indica una mancanza di autostima, una svalutazione personale per cui non ci si sente in grado di poter raggiungere determinati obiettivi grazie alle sole proprie forze, ma si cerca di sfruttare altre “strade”.
In ciò si può ravvisare sia il giudizio di un Sé interiore critico oppure il senso di colpa nei confronti di reali atteggiamenti fagocitanti o invasivi.

Nella cultura popolare esiste un’altra lettura meno “individuale” o psicologica e più metaforica, ma comunque interessante. Bisogna SEMPRE tener presente tutte le possibilità. Secondo la tradizione il rapinatore rappresenta molto spesso un innamorato e il furto si riferisce all'inizio o allo sviluppo di una storia d'amore o sesso. Per strano che possa sembrare, non c'è in questo alcuna allusione a illiceità o clandestinità della relazione: il sogno può quindi anche parlare di un rapporto matrimoniale o ufficiale.
Occorre distinguere se il ladro, anche se appare come altra persona, sia in realtà il sognatore oppure no. Se il ladro rappresenta il sognatore, il sogno può riferirsi ad una relazione a cui si tiene o ad una persona desiderata che si vorrebbe conquistare. Se invece il ladro raffigura un’altra persona, specie nei sogni femminili, il ladro di sesso opposto rappresenta un pretendente o la persona amata. Quando invece è dello stesso sesso, può aver significato di alter ego e quindi indicare un atteggiamento che si dovrebbe avere con la persona amata, ma che non si attua – in genere consiglia di lasciarsi andare, osare e azzardare di più. In alcuni casi può anche rappresentare un rivale in amore.
Catturare un ladro in flagrante, o comunque riuscire a catturarlo può pronosticare l'inizio di una fase positiva della vita. Se però il ladro è di sesso opposto si riferisce quasi sempre all'inizio di una storia d'amore. Quando invece riesce a fuggire, il  pronostico si riferisce sovente ad un insuccesso o una delusione in amore.
Venir derubati di una collana o di un oggetto che rappresenta un legame d'amore pronostica la pericolosa tentazione di un tradimento o di una relazione clandestina.

mercoledì 23 novembre 2011

sognare di RIDERE

 Ridere fa bene all’anima.. e al corpo!
Si ride quando si è felici, diverti, positivi, è un segnale importante fra gli esseri umani, perché è legato al benessere ed alla gioia, alla distensione, all’allegria. Molto spesso però il sorriso e la risata sono strumenti che il nostro inconscio adotta per affrontare determinate situazioni: Ridere e sorridere allentano la tensione, favoriscono le relazioni. Sono un formidabile mezzo per rendersi gradevoli e farsi accettare anche fra estranei, tanto che sono il mezzo favorito dai meccanismi inconsci di socializzazione. Porsi verso la comunità con un sorriso sulle labbra indica apertura verso l’altro, buona disposizione, sentimenti di comprensione e di empatia.
Ma il riso può arrivare anche come difesa e fuga da una situazione pesante e troppo seria, come culmine di agitazione incontrollabile, come sfogo nervoso. Questa è la lettura prevalente della risata onirica: ha soprattutto una funzione liberatoria.
Sognare di ridere è uno di quei sogni chiamati “contrari”, come ad esempio lo è il pianto.
Accade raramente di ridere in sogno perché si è contenti; il più delle volte la risata nasconde il desiderio di scrollarsi di dosso i problemi ed esorcizzare le inquietudini, liberarsi da una tensione non tanto preoccupante, ma comunque pressante. Nel momento in cui una risata si manifesta nei sogni di una perso, significa che il momento non è assolutamente negativo, ma potrebbe essere pesante, un periodo di stress, un periodo stancante, che ci priva proprio di momenti belli, felici, rilassanti ed in cui divertirsi. In questo caso il fatto di ridere (nei sogni, ma non solo) può dare sensazioni molto forti e gradevoli, può essere distensivo e risolutore di qualche difficoltà che il mondo onirico presenta, e può riflettersi sul di benessere psicofisico del sognatore. E’ una catarsi, lo sfogo di una tensione che può avere eguali risultati nella realtà.
Può anche capitare di vedere qualcuno ridere in sogno, qualcuno di conosciuto o meno, magari qualcuno che ride di noi. Vedere qualcuno che ride in sogno, può essere legato ad una situazione in essere o che si sta per svolgere nella vita del sognatore. La risata da parte di qualcuno nei sogni lascia presagire a situazioni di cui saremo vittima da parte di persone che potrebbero volerci ingannarci o comunque approfittarsi di noi. Se la persona che ride è conosciuta, questo ci fornisce un indizio bisognerà analizzare cosa rappresenta per noi quella persona, a cosa o a che ambiente la colleghiamo. In questo modo sarà possibili inquadrare l’ambito della lettura. Se invece la persona che ride in sogno è sconosciuta, indicherà che il disagio e timori provati nei riguardi di una situazione instabile, sono ancora in forma embrionale, si fermano allo stadio di “sensazione”, ma è bene non abbassare la guardia. Io consiglio sempre di annotare sensazioni ed emozioni in sogno perchè, se ad esempio, mentre l'altro ride, lo facciamo anche noi, allora il sogno è favorevole e nasconde forse una piccola gioia in arrivo, mentre vedere uno che ride ma sentirsi a disagio, timorosi, assoggettati, indica una situazione  che va affrontata perché non diventi d’intralcio alla nostra vita.
E’ bene quindi distinguere risate da sorrisi, fare caso a come ci si sente nel sogno, onestamente, e come si reagisce a sorrisi e risate, nostre o di altri.
Ma in generale, sogni con grandi risate e senso di allegria, saranno considerati riflesso di una situazione positiva o avviata verso una risoluzione favorevole, e lasceranno una impronta di distensione e di benessere anche al risveglio, influendo positivamente sulla disposizione d’animo del sognatore.
La risata è un potentissimo strumento di autoguarigione..il più economico!!

giovedì 17 novembre 2011

NERO

Si ha sempre paura di ciò che non si conosce.


Il nero è il colore del “buio”, lo stato in cui in assoluto (a meno che non siamo dei gatti – e a volte questi animali creano soggezione anche per tale motivo) non si vede!
Nero allora è colore di tutto ciò che rimane nell’”ombra”, sepolto e recondito. E’ il colore riflette con esattezza il buio dell’inconscio, ed esprime la minaccia presente nelle forze che possono sommergere il conscio. Per questa sua prima associazione con il buio, la notte, il nulla, per il senso di mistero e di ignoto che sono connessi alle tenebre, viene comunemente considerato negativo, perchè richiama la morte e la mancanza di speranza, e sia Freud che Jung, lo considerano, nei sogni, come simbolo legato alla perdita, all’oscurità, all’ignoto.
In realtà il nero è colore di trasformazione, di evoluzione, poiché contiene in sé tutti gli stati cromatici e quindi tutte le potenzialità, e scandisce i momenti di passaggio e di trasformazione. E’ vero che spesso la sua scelta può corrispondere ad una fase negativa, ma solamente perché perchè contiene in sé una parte di confusione che fa si che i mettano in dubbio certezze, sicurezze e priorità e quindi la fase contiene già il carattere della transitorietà. Ad esempio, un periodo in cui è facile sognare, o scegliere, per qualsiasi ragione il colore nero, è l’adolescenza. Di conseguenza s’intuisce che questo colore contiene già una carica di rinnovamento. Il nero è il colore del fango, del fertile, della materia fondamentale in cui le idee vengono seminate, l’humus da cui il nuovo può nascere, il terreno che protegge il seme della speranza.
Spesso la visione del nero nei sogni può testimoniare la scelta di una trasformazione radicale, di uno stile di vita completamente rinnovato. In certe fasi della nostra esistenza, può indicare il bisogno di raccogliersi in sé stessi, al silenzio, con tempi e ritmi personali, per recuperare le proprie energie ed esprimere se stessi in modo rinnovato e potenziato; così come il seme ha bisogno di "incubare" nella terra, nel buio, nel nero, prima di rigenerarsi in forma nuova, anche i profondi e significativi cambiamenti necessitano di un "avvenimento interiore", di un percorso nell'ombra, nel dubbio, prima di poter riemergere alla luce di una coscienza nuova. Se si pensa bene, non esiste certezza senza dubbio, non esiste luce senza ombra. Da questo nero primordiale ed inconscio, si sprigiona la luce (bianca) della coscienza. Il nero si oppone al bianco (altro colore di passaggio), ma la sua potenza gli è pari, insieme formano una coppia di opposti che spesso si sfiorano, assumendo le medesime qualità. Nell’ opus alchemico, il nero è il colore del primo stadio: la “nigredo” che, nelle successive trasmutazioni diventa “albedo”, ripropone la polarità bianco-nero come processo di elaborazione da cui nasce la vita, da cui si differenzia la luce della coscienza.
Il nero nei sogni quindi rimanda a cose nascoste, a tutto ciò che ancora non è stato chiarito, al senso di mistero, alla paura della “fine”, che però va intesa come principio di morte-rinascita, come la promessa del giorno dopo la notte. Però il sogno indica anche un bisogno di austerità ed integralismo necessari al raggiungimento della piena consapevolezza.


venerdì 11 novembre 2011

RISO opportunità e ricchezza..in tutti gli ambiti


Tutti i cereali visualizzati nei sogni sono indice di fortuna, gioia e abbondanza, e più sono abbondanti, più riflettono un momento di grande positività, ricchezza e serenità.  In questo post parleremo in particolare del riso.
RISO E CULTURA
Il riso è un alimento essenziale per molte popolazioni. E’ è l’alimento base in tre dei quattro paesi a maggiore densità di popolazione (Cina, India e Indonesia, che insieme hanno oltre 2.5 miliardi d’abitanti); per i popoli dei paesi in via di sviluppo rappresenta il 27% dell’apporto energetico e il 20% delle proteine alimentari (dati dell’Onu e della Fao risalenti al 2004). In tutto il mondo, però, il riso non è soltanto un alimento, infatti, ovunque sia coltivato il riso entra nella vita della gente come cibo quotidiano, entra nelle feste religiose e nei riti nuziali, nei quadri e nelle canzoni. Quasi 3 miliardi di persone condividono la cultura, le tradizioni e le potenzialità del riso: nei più remoti villaggi del Sud-est asiatico, i contadini ancora definiscono un chicco di riso come un “chicco d’oro”, nel moderno Giappone, la gente vede il riso come l’essenza della propria cultura, mentre lungo il fiume Senegal, nell’Africa Occidentale, i contadini accolgono i loro ospiti con speciali piatti a base di riso.
Inari
divinità giapponese della fertilità, del riso, delle volpi,
 dell'agricoltura e dl successo terreno
L’origine del riso è leggendaria, ma sembra che i primi raccolti di riso (in Asia) risalgano forse a 10.000 anni fa e che nell’isola di Giava si coltivasse il bianco cereale già oltre 7.000 anni fa. In ogni modo nel 1996 fu scoperta una risaia ritenuta la più antica del mondo: risalente ad almeno 6.000 anni fa, si trova nella Cina orientale, nell'area del delta del fiume Yangtze.
Sembra che la parola “riso” abbia origini indiane: dal sanscrito urihis all’iranico brizi e poi al greco orizi (che fu la base lessicale del nome in ogni idioma), mantenendo invariata la radice, il termine è entrato nel vocabolario di tutte le lingue. Il nome scientifico del cereale più famoso e diffuso nel mondo è Oryza Sativa.
«Nel riso è sostanza e letizia»: lo affermano i Veda, isacri testi indiani risalenti al II-I millennio a. C., mentre Budda asserisce che «chi offre il riso dà la vita».
Ancora a proposito di India: quando nasce un bambino gli si introduce in bocca un pizzico di riso in polvere, mentre l’estremo omaggio ai defunti è un mucchietto di bianchi granelli.
Un’usanza parecchio diffusa ancor oggi in molti paesi, anche in occidente è quella di accogliere i novelli sposi, al termine del rituale nuziale, con una pioggia di chicchi. E’ un segno augurale che ci arriva ancora una volta dall’India, dove - secondo la più antica simbologia del cereale - il riso era considerato portatore di prosperità ed anche di fertilità. Secondo altre fonti la tradizione nasce invece da un antico rito greco, secondo il quale (anche in questo caso con l’intento di propiziare fertilità e prosperità) sulla coppia di sposi si facevano piovere dolci di riso. Diversa, infine, la tradizione indonesiana: in questo caso, il gesto aveva lo scopo di trattenere l'anima dello sposo che altrimenti, subito dopo il rito, sarebbe fuggita via per non tornare mai più.

IL RISO NEI SOGNI
Come abbiamo visto  il riso ha un posto di primo piano fra i cibi di consumo comune e la sua valenza simbolica è antica e potente, è presente in molti rituali religiosi e segreti ad esprimere sia lo spirito e la divinità, che la necessità del nutrimento quotidiano ed il potere della conoscenza, della luce che apre la mente degli uomini. Come il grano ed il pane, il riso assume significati di semplicità e di nutrimento spirituale e spesso la sua comparsa nei sogni sta a simboleggiare il nutrimento del corpo, l’abbondanza, la ricchezza materiale e spirituale. E’ allora nutrimento che soddisfa e trasforma, che contribuisce a pienezza e sazietà fisiche, che favorisce armonia e speranza.
Il riso che compare nei sogni va analizzato principalmente per questo carattere di completezza ed abbondanza, valutando però la forma in cui appare, la situazione in cui viene presentato ed il gradimento più o meno accentuato che il sognatore gli riserva come alimento. Se ad esempio lo si sogna durante una convalescenza, essendo il riso un alimento tipicamente usato in periodi di recupero da un malessere, esso rappresenterà una guarigione immediata. In genere però è auspicio di benessere e di una lieta vita famigliare, nonché di un buon andamento dell’ambito finanziario e possibili guadagni.
Come al solito la cultura popolare, saggia e ricca, da delle interpretazioni ricorrenti alle modalità di apparizioni oniriche:
Vederlo, servirlo o cucinarlo significa prosperità e successo nei vostri impegni, fertilità e amicizie, e che nuove responsabilità saranno portatrici di gioie. Quanto maggiore è la quantità di riso, tanto maggiore sarà la prosperità. Sognare di cucinarlo indica anche che si sta sfruttando o che si sfrutterà al meglio le proprie capacità per migliorare la una situazione
Mangiare del riso promette felicità e, se lo mangiate in compagnia di persone care, gioia in famiglia o in amore. A volte può capitare di sognare di mangiare del riso in bianco, senza condimento, il che potrebbe voler dire la necessità di apportare alcune modifiche alla vostra vita affinché si possano ricevere occasioni positive.
Cogliere del riso in una risaia o vedere i contadini farlo promette felici sviluppi dei vostri affari.
Una pioggia di riso ci ricopre di gioia, serenità ed affetti. Di buon auspicio nella realtà e nel sogno, esprime il nostro carattere di persona previdente, parsimoniosa, dedita alla vita domestica e che ha, quali punti saldi nella vita, tutto ciò che ruota intorno all’ambito familiare. Chi lo riceve andrà incontro ad un periodo molto fortunato, soprattutto in ambito affettivo.

In generale, vedere tanto riso buono, bianco e non marcio (in questo caso indicherà solo che non si è nelle condizioni per far andar le cose al meglio e che si dovrà modificare qualche atteggiamento o qualche aspetto della vita per far avanzare le situazioni con più fluidità) è sempre sinonimo di opportunità favorevoli e ricchezza in qualsiasi ambito!





mercoledì 2 novembre 2011

Le SCARPE nei sogni


Le scarpe un mezzo per camminare nella vita in maniera comoda e senza stancarsi, sono il diaframma che separa il nostro piede dal terreno, che lo protegge dalle asperità della superficie e dalle intemperie e che permette pure di lasciare orme pronde sul terreno, di prendere possesso di questo.
Generalmente le scarpe nei sogni sono associate a sentimenti di desiderio, di possesso o a precise sensazioni che riguardano il sentirsi, indossandole, più o meno a proprio agio.

Nei tempi antichi la
scarpa valore di acquisto o di scambio, leggitimava la conclusione di un contratto e determinava proprietà di un terreno: si gettava una scarpa in un campo per segnalarne il possesso, oppure la si cedeva ad un acquirente per ribadire i diritti su di un bene. Togliersi le scarpe entrando in casa altrui, come succede ancora in giappone, ad esempio, significa rinunciare ad ogni rivendicazione o potere su quello spazio e sugli oggetti in esso compresi, entrando con le intenzioni piu' rispettose.
Il simbolo delle scarpe nei sogni comprende altri aspetti che riguardano la natura del camminare e procedere nel mondo, ed è legato quindi all'archetipo del viaggio, del percorso attraverso la vita, al viaggio di individuazione. Un viaggiare che in alcuni casi può acquisire il valore di distacco totale, dipartita, partenza e morte. Scarpe belle, comode, eleganti, nei sogni, sono foriere di viaggi, o anche di denaro in arrivo, o che comunque nella vita quotidiana siamo nelle condizioni ideali per proseguire in vari settori. Sognare di indossare scarpe scomode invece vuol dire che non ci sentiamo a nostro agio nella vita. Sognare di mettere il piede sinistro nella scarpa destra o viceversa è indice sempre di una vita mal vissuta, un non essere a proprio agio nella realtà. Ci può andare stretto il nostro lavoro, la nostra vita di coppia e non riusciamo a trovare soluzione.
L’aspetto delle scarpe nei sogni è molto importante ai fini dell’analisi: possono essere belle o brutte, piacere o non piacere, essere comode o strette, suscitare emozioni di desiderio e di benessere o dare senso si costrizione, possono essere pantofole o scarpe eleganti, stivali o scarpe da ginnastica, possono essere sporche, avere buchi, avere tacchi troppo alti ecc…Ogni forma ed ogni sensazione provata nel sognare le scarpe fornirà preziose informazioni sulla situazione reale del sognatore e su quello che sta affrontando.
Sognare di indossare scarpe vecchie ma comode può fornirci indicazioni utili a capire che, con i mezzi attuali, possiamo ancora progredire egregiamente nella vita. Se le scarpe sono nuove allora probabilmente troveremo altre enrgie, altri modi di muoverci nei vari settori esistenziali. Ricordatevi sempre di analizzare i dettagli del sogno. Scoprire cosa significa sognare le scarpe è fondamentale insieme a capire l'ambito della vita interessato. Così oggetti, ambienti, personaggi conosciuti o no, possono aiutarci in questo. Per quanto riguarda sognare scarpe troppo larghe è ovvio che il messaggio del sogno è chiaro : ci sentiamo troppo sicuri delle nostre qualità, sbagliando oppure stiamo sopravvalutando alcune situazioni nella vita quotidiana.
Freud attribuiva alle scarpe la simbologia sessuale femminilile, ma le scarpe sono un importante complemento dell’abbigliamento tanto femmine quanto maschile. In ogni caso veri e propri oggetti del desiderio per la bellezza e la fantasia delle forme, per la cura e la varietà con cui sono realizzate e sono entrate nell’immaginario erotico come feticcio capace di suscitare o di soddisfare il desiderio sessuale. Questo aspetto di sessualità, di desiderio o di elaborazione della femminilità, emerge spesso nelle scarpe nei sogni, e Freud lo sottolinea, individuandolo nella forma capiente e concava che rimanda ai genitali femminili.
Da qui la tendenza a relazionare la visione delle scarpe a una lettura in ambito affettivo: perdere una scarpa nei sogni ed affannarsi per ritrovarla, può richiamare la perdita di un rapporto, una rottura sentimentale.
Tornando ad un punto di vista piu' generale, sognare di camminare senza scarpe o con le scarpe sfondate, può collegarsi alla mancanza di capacità o di possibilità necessarie ad affrontare una determinata situazione, (facili i riferimenti alla vita sociale e a problemi in quest’ambito), oppure alla mancanza di mezzi finanziari che possono sostenere il sognatore, in questo caso il sognatore dovra' riflettere sull’ incapacità di difendersi in mezzo agli altri, di lasciare una traccia evidente, sulla carenza di autorevolezza.
Se le scarpe indossate nei sogni sono troppo strette, si potranno analizzare gli aspetti di una relazione di coppia soffocante, o situazioni che si è costretti ad affrontare e che “vanno strette”.
Un sogno frequente riguarda il trovarsi davanti a diversi modelli di scarpe e non saper quale scegliere, questo può indicare indecisione in ambito sentimentale o rispetto ad altre scelte che il sognatore deve effettuare: non sapere come comportarsi in determinate situazioni.
Altrettanto frequente nei sogni non trovare il numero giusto di scarpe che si adatti al nostro piede, un’immagine che suggerisce ansia, pena o insoddisfazione per qualcosa che forse manca: rapporti più gratificanti, amore, un lavoro diverso ecc..

Sognare di misurare le scarpe, significa misurare le proprie forze prima di iniziare nuove fasi della vita.

venerdì 28 ottobre 2011

Sognare di CUCINARE


Un sogno in cui si sta cucinando e si vede cucinare non e' comunissimo, ma quando si manifesta e' difficile che non lo si ricordi! Sognare di cucinare è uno dei sogni che quasi tutti ricordiamo perfettamente, la mente rimane lucida perchè interviene la memoria nel sogno e spesso chi sogna di cucinare riesce a ricordare ricette, cibi e ingredienti.
Cucinare è un’operazione di “trasformazione” degli alimenti: con la cottura divengono commestibili oppure cambiano di sapore ed aspetto in una sorta di processo alchemico cui si riconosce un significato simbolico centrale nel percorso del sognatore, e nel suo rapporto con le circostanze, per questo ogni ingrediente, ogni aspetto e risultato e' determinante nell'interpretazione della visione. Per questi motivi, sognare di cucinare implica un'intensa attività psichica e quindi riguarda spesso i cambiamenti che il sognatore può o vuole mettere in atto, soprattutto in ambito affettivo.Cucinare richiama particolarmente il mondo degli affetti: quando si cucina, lo si fa per prendersi cura delle persone care, per crescere i figli, per rendere gradevoli gli alimenti che nutrono il corpo, ma si cucina anche per piacere, per il gusto di assaggiare piatti sfiziosi o diversi che soddisfino il desiderio e la gola,
e così cucinare con qualcuno può essere interpretato come desiderio sessuale, cucinare e servire a tavola implica la ricerca di donare se stessi e fare in modo di proteggere la propria famiglia, cucinare per qualcuno può essere interpretato come desiderio di un rapporto profondo.Sia l'amore che la sensualità nel simbolismo del cucinare nei sogni ed evocano il calore della tavola imbandita e del cibo consumato in famiglia, un piacere che si pregusta e per il quale ci si sta adoperando, azioni volte a ottenere una soddisfazione fisica, il raggiungimento di un gustoso obiettivo d’amore o di sesso.
Ogni ingrediente scelto, ogni gesto compiuto, l’abilità o l’incapacità che viene dimostrata, sono direttamente collegate a quanto sta cercando di “fare”, di “mettere insieme”, di “realizzare o cambiare” in qualche aspetto della vita. Processo strettamente legato anche alle trasformazioni psichiche, ai cambiamenti che avvengono nel profondo e che vogliono essere elaborati ed espressi nella realtà.
Le sensazioni che sottolineano l’azione onirica sono molto importanti, perchè possono illuminare aspetti importanti del vissuto del sognatore e indirizzarlo verso reali sensazioni contribuendo alla comprensione del sogno, ad un messaggio che può emergere, ad un bisogno che si manifesta. Ad esempio nei sogni, come nella realtà, si può cucinare con piacere sentendo l’appetito, o freneticamente sentendo la fame, si può farlo come dovere da espletare o con un senso di fastidio, ci si può sentire obbligati o provare disgusto nel dover maneggiare gli alimenti.
Anche il risultato del suo cucinare, l’aspetto del cibo, il suo sapore, il gradimento che ottiene è significativo, perchè rimanda a simili risultati in qualche aspetto della realtà, ne conferma le capacità e le qualità creative, ne evidenzia lo sforzo di “realizzare ” e perseguire un obiettivo, cosi’ cucinare cose ben riuscite sentendo soddisfazione e piacere, può tradursi in obiettivi raggiunti in diversi ambiti: amore, lavoro ed affari, rapporti interpersonali.Cucinare con concentrazione ed attenzione, mettendo ogni cura nella ricerca degli alimenti e degli additivi giusti, si lega facilmente ad un certo perfezionismo, ma pure alla creatività ed alla fiducia nelle proprie qualità. Mentre non riuscire a cucinare oppure ottenere piatti sgradevoli o ripugnanti mostra, al contrario, poca fiducia in se’, o indica qualcosa che non è stata adeguatamente organizzata e che pertanto non riesce come si desidera.
Cucinare in due nei sogni è un’immagine che facilmente possiamo collegare ad un rapporto d’amore dove l’armonia ed il piacere di interagire, o l’intralciarsi a vicenda nell’esecuzione di qualche ricetta, possono riflettere aspetti positivi oppure critici di una reale relazione.

venerdì 21 ottobre 2011

sognare il SENO

"Seno al sole.." (Lost in thoughts 2), Joanna Misztal
Emblema per eccellenza del femminile positivo, il seno rappresenta tutto ciò che si collega all’idea di abbondanza, protezione, dolcezza, grazia, bellezza e soprattutto fecondità. Ma richiama anche la forza dell’eros in cui tutte le caratteristiche sopra citate si fondono in un simbolo di rara efficacia ed impatto.
E’ la parte del corpo femminile in cui la sua storia personale si riflette: i turgori della giovinezza, la pienezza della maturità, la rilassatezza della vecchiaia. La sua forma di coppa, la rotondità e le associazioni materne o erotiche che suscita, rimandano a piacere, protezione, accoglienza ed accettazione.
Espressioni come “tornare in seno” o “stringere al seno” sono molto ricorrenti, e indicano forza e protezione materna, nonché una necessità di ritorno ad un luogo o ad uno stato di quiete conosciuta, familiare e sicura, che in genere la madre (e di conseguenza, per alcuni uomini, la compagna) è in grado di assicurare. Ecco quindi che il seno, quando si manifesta in sogni maschili, ha proprio un significato venato di nostalgia, e può anche indicare una sorta di acerbità sentimentale e spesso sessuale.
Generalmente il seno che si mostra nei sogni viene valutato per aspetto e pienezza: grande, sodo ed evidente è collegato a situazioni positive, ad affari andati a buon fine o a realizzazione dei propri desideri, vuoto e cadente lascia presagire negatività, sfortuna, povertà e tristezza. Mentre il seno piccolo e acerbo dell’adolescenza è simbolo di nuove speranze, novità e bellezza, presagio di abbondanza, fiorire di nuove attività ed apertura nei confronti della vita e del futuro.
In questo caso non si può non prendere in considerazione la valutazione freudiana del seno che ne orienta l’interpretazione verso aspetti legati alla libido ed alla sessualità dell’individuo, di conseguenza sogni in cui compare il seno riflettono per lui desiderio erotico quando il sognatore è maschio, o desiderio di maternità quando questi è femmina. Oppure indicano una latente fase di regressione che può nascondere un complesso di Edipo non superato, o la necessità di ricercare un “nutrimento” fisico, mentale o spirituale, di ritrovare un equilibrio unito a benessere, tranquillità ed energia.
"Madonna del cuscino verde", Andrea Solari, 1507 - Louvre, Parigi
Un punto da tenere particolarmente in considerazione è che il seno è il primo “nutrimento” dei mammiferi, quindi dell’uomo: non è raro vedere un seno che allatta, e qui i riferimenti orientano in modo deciso verso aspetti di nutrimento e di oblazione tipici del legame materno (desiderio di maternità, maturità e fecondità del corpo), verso la necessità di ricevere aiuto (si è allattati) o la tendenza a spendersi in modo eccessivo nelle situazioni, a dare in modo eccessivo agli altri, a essere sfruttati ( si allatta).
Ferite al seno sono da collegarsi a sentimenti feriti o ad aspetti della propria sessualità che non vengono presi in considerazione, a legami affettivi interrotti, a screzi con i figli, all’allontanamento o al decesso di questi.
Un seno muscoloso e pieno di peli invece riflette aspetti di virilità che rimandano all’ archetipo del maschile, un’immagine che nei sogni alluderà ad un potenziamento delle sue qualità in un sognatore o a un eccesso di responsabilità o un atteggiamento troppo mascolino in una sognatrice.

In ogni caso la visione di un seno nei sogni prospetta abbondanza, buona fortuna e ricchezza!


lunedì 17 ottobre 2011

Il Pettirosso




“Vedere un pettirosso nei sogni prelude ad un nuovo inizio pregno di crescita”..questa, in sintesi, l’unica lettura che si ha di questo animale, a livello onirico…ma vediamo perché:

Il pettirosso è emblema del ciclo Morte – Rinascita.

Nella tradizione cristiana il pettirosso è associato sia alla morte-resurrezione di Gesù. E’ di origine medioevale la storia che durante la Crocifissione di Gesù, mentre molti uccelli continuarono a volare nel cielo indifferenti, il pettirosso, preso da pietà, sospese il suo volo e dall’alto guardò il condannato. Poi, non sapendo che altro fare, volò intorno alla testa sanguinante e faticosamente ruppe una spina, togliendola dal capo del Signore.
 Una goccia di sangue gli bagnò le piume del petto che a partire da quel giorno rimase a tutti pettirossi in ricordo di quel gesto generoso.
Molti i quadri della tradizione cristiana di “Madonne con uccellino”, rappresentano il bambin Gesù che tiene in mano, o al laccio, un cardellino o un pettirosso.

Si è sempre assistito ad un "ribattezzamento" in chiave cristiana di culti e riti di matrice pagana, infatti, nonostante la lettura cristiana, la simbologia del pettirosso è prettamente nord europea, anzi per essere più precisi è un simbolo fortemente inserito nel folklore britannico, tanto che il pettirosso è diventato l'emblema dei postini inglesi dell'epoca Vittoriana, essendo loro stessi chiamati Robin (pettirosso in inglese) e vestiti con uniformi rosse, fino al 1960, quando il pettirosso è diventato l'animale simbolo del Regno Unito.
Proprio in Gran Bretagna vi è una storiella “Who Killed Cock Robin?” che, analizzandola un po’, ci aiuta a risalire alle radici e quindi alla lettura approfondita, della simbologia di questo uccellino.

“Who Killed Cock Robin?” fu pubblicata nel 1744 nella raccolta Tommy Thumb’s Pretty Song Book, ma la filastrocca non è che la parte finale di una ballata molto più lunga: la versione integrale venne stampata solo nel 1770.
 Nei secoli si sono mescolate molte varianti, ma in quella più conosciuta Cock Robin (il pettirosso) si innamora di Jenny Wren (lo scricciolo). Viene celebrato il loro matrimonio, dove tutti sono felici, mangiano e  bevono cose deliziose, ma a rovinare la festa entra in scena il cuculo, che vuole portarsi via Jenny Wren. Il passero allora, con arco e frecce, prende la mira per toglierlo di torno, ma sbaglia il colpo e uccide Cock Robin (anche nella realtà il cuculo ruba i nidi già fatti). In altre varianti una lite tra i due uccellini innamorati precede il matrimonio.
Il pettirosso e lo scricciolo sono entrambi uccelli venerati nelle mitologia antica. Lo scricciolo era considerato il re degli uccelli nella mitologia greca, e il più furbo tra essi nella mitologia celtica, mentre il pettirosso era attribuito al dio Thor, il dio del tuono, come effige di tutto ciò che rappresenta il maschile.
Ma ora viene il bello. Lo scricciolo si chiama Jenny Wren: Wren day è il nome irlandese della nostra festa di Santo Stefano (26 dicembre), che, insieme a Natale, corrisponde alle antiche feste del solstizio d’inverno. Nell’antica tradizione celtica uno dei riti di questa festa era… l’uccisione dello scricciolo (!). Tradizione rimasta molto a lungo in Irlanda, da cui il nome Wren day.

Nel suo libro “La dea bianca”, Robert Graves spiega che nella tradizione celtica, la lotta tra le due parti dell’anno, è rappresentata dalla lotta tra il re-agrifoglio (o vischio), che rappresenta l’anno nascente e il re-quercia, che rappresenta l’anno morente. Al solstizio d’inverno il re-agrifoglio vince sul re-quercia, e viceversa per il solstizio d’estate. Nella tradizione orale, una variante di questa lotta è rappresentata dal pettirosso e lo scricciolo, nascosti tra le foglie dei due rispettivi alberi. Lo scricciolo rappresenta l’anno calante, il pettirosso l’anno nuovo.
Ecco che ritroviamo tutti gli elementi: lo scricciolo e il pettirosso, simboli delle due parti dell’anno, il loro matrimonio, simbolo dell’unione mistica tra le due parti (anche nel mito celtico il re-quercia e il re-agrifoglio erano gemelli e uniti simboleggiavano l’anno), la morte di uno dei due uccellini, simbolo della morte dell’anno vecchio, mentre il banchetto descritto può essere quello delle feste del solstizio d’inverno (o d’estate). Il cuculo (uccello primaverile) arriva per portar via l’inverno, rappresentato dallo scricciolo. Una delle due parti dell’anno (il pettirosso) viene uccisa e poi sepolta, e nella filastrocca si da grande spazio al rito di sepoltura, che rappresenta il passaggio necessario alla rinascita della primavera.
 Non è chiaro perché sia il pettirosso a lasciarci le penne e non lo scricciolo, potrebbe essere che con l’accumularsi dei significati nello scambio orale del racconto, il pettirosso e lo scricciolo siano diventati simboli intercambiabili. Ma vi è un’altra cosa da tenere in considerazione: l’interessante credenza inglese che sia compito dei pettirossi seppellire i morti restati senza sepoltura nei boschi! Questo ribaltamento dei significanti - pettirosso che muore/pettirosso che si prende cura dei morti – è tipico delle metamorfosi dei miti nel tempo, ed è anche un meccanismo tipico dei sogni!. Inoltre, per poter raggiungere la resurrezione, vi è la necessità di passare prima attraverso la morte, bisogna chiudere un ciclo per poterne aprire un altro: il pettirosso, antico simbolo dell’anno nuovo, è colui che facilita il passaggio dall’inverno alla rinascita.



mercoledì 12 ottobre 2011

Vedere le CAVIGLIE nei sogni


La caviglia è una zona po’ particolare, non così comune da trovare nei sogni, difatti non esistono particolari ed approfonditi riferimenti onirici a questa parte del corpo, ma con quel poco che abbiamo a disposizione ed un po’ di sana logica aristotelica, possiamo vedere di leggerne il messaggio che ci viene proposto dalla sua visione!
Questo l’unico riferimento che ho trovato in un manoscritto del XIV secolo: ”[…] a vedere la tua caviglia, anderai cercando sostegno e strada[…]” (“Antonio Da Pisa sulla fabbricazione delle vetrate artistiche”, a cura di S. Pezzella)
Se ci si pensa bene la caviglia è la giuntura tra piede e gambe, due parti largamente interpretate, per cui bisognerà innanzitutto vedere il significato di queste:
Attraverso i piedi avviene il contatto con la terra e con ciò che questa rappresenta: la base, la stabilità e la sicurezza, questo contatto rimanda alla capacità di “stare coi piedi per terra” cioè di essere realisti e concreti, di non perdersi in voli di fantasia. I piedi permettono anche di camminare e di spostarsi e questo simbolicamente allude alla possibilità di avanzare nella vita e di superare le difficoltà.
Le gambe, invece, sono la parte del corpo umano che ci permette di spostarci, di camminare, correre, arrivare dove vogliamo. Ci consentono di mantenere la posizione eretta, di rimanere in equilibrio, di saltare, di danzare. Sono legate al movimento, all’azione ed anche alla socialità: accorciano le distanze, avvicinano o allontanano fisicamente le persone l’una all’altra, alla possibilità di trovare la forza propulsiva per avanzare nei diversi ambiti umani.
Se quindi i piedi indicano stabilità, le gambe indicano movimento, ma entrambi si riferiscono principalmente ad un contesto di crescita nella vita.
Viste queste due letture e visto che la caviglia è la congiunzione fisica di queste due parti anatomiche, non credo di sbagliare nel dire che la visione onirica della caviglia palesa la necessità del sognatore di focalizzare la propria attenzione sulla ricerca di equilibrio tra dinamismo e staticità, movimento e fermezza, dove per fermezza non intendo “stasi”, ma “rimanere saldi a determinati principi e valori” o proprio “rimanere con i piedi per terra”, come ho detto sopra. Insomma, credo che vedere le caviglie nei sogni significhi che non bisogna rinunciare ad andare avanti, anzi vi è la necessità di avanzare, di cercare la propria strada tramite la ricerca di nuove direzioni e nuovi impulsi, ma la visione ammonisce a non buttarsi a occhi chiusi, bensì ad attuare scelte ponderate, temperate, pazienti, che tengano bene a mente da dove si viene e le esperienze passate. Credo anche voglia dire che se si è di fronte ad una novità, in qualsiasi settore, non si deve “volare troppo in alto” con idee e prospettive, ma affrontare la situazione un passo alla volta, con concretezza, di modo da non farsi trascinare troppo dall’entusiasmo e rischiando così di perdere la strada maestra!
Infine mi sento di dare un’ultima lettura, ma questa viene più da una “sensazione” che da un reale ragionamento (difatti, senza motivo, attribuisco questa lettura precisamente all’ambito finanziario): penso che in taluni casi la visione della caviglia suggerisca di “non lasciare il vecchio per il nuovo”, o meglio, non attuare scelte che chiedono un aut-aut, ma piuttosto propendere per la scelta di una direzione che non si discosti completamente dalla strada originale, e che anzi possa portare questa stessa verso nuovi e più lontani lidi!
Di conseguenza, lo stato delle caviglie nei sogni indica lo stato del nostro equilibrio nei confronti di una particolare situazione.

domenica 9 ottobre 2011

LA ZUCCA!!


Visto che siamo nel mese di Halloween, quale miglior post se non “La Zucca”?? ;)

Questa pianta, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, è stata avvolta da un alone di mistero affascinante. In effetti è sempre stata molto sfruttata nelle favole, dove spesso viene utilizzata per la preparazione di filtri di magia bianca (positiva, diciamo così), per rompere incantesimi, basti pensare alla favola di Cenerentola, per la cui felicità una zucca viene trasformata in splendida carrozza! Anche in Halloween ha valenza positiva: la Jack-o’-lantern (la caratteristica lanterna rudimentale) viene resa aggressiva per spaventare e tenere distante dalle case le anime dei morti che durante la notte tornano sulla terra, di modo da preservare tranquillo il sonno dei vivi.

Anche in medicina la zucca ha le sue virtù, difatti, oltre ad essere ricca di fibre e vitamine, i semi di questa pianta servono a combattere la tenia e il morbillo.

Anche nei sogni il significato della zucca è molto positivo, un naturale portafortuna!
Per la sua conformazione, tonda e con il “ventre” cavo e ricco di semi benefici, la zucca è simbolo del femminile e di tutte le qualità che vi sono collegate: accoglienza, ricettività, fertilità, dolcezza. Molto spesso infatti indica la sessualità femminile, anche in termini di orientamenti sessuali: a volte, se una donna sogna di voler mangiare o comprare una zucca senza riuscirvi, o si sente minacciata da questa, il sogno vuole indicare una tendenza omosessuale che la sognatrice si ostina a rifiutare.
In ogni caso la presenza della zucca nei sogni rappresenta abbondanza, fertilità e longevità, annuncia ricchezza e felicità.

Anche il suo significato popolare di “testa” è positivo. A parte la definizione “zuccone” che viene dalla buccia spessa e dura, l’espressione “avere semi in zucca” (anche sale, ma questo è un altro post ;)! ) denota una persona con buone capacità.
Secondo questa lettura, sognare la zucca può indicare la fermezza e la serietà delle intenzioni, o la necessità di temperanza intellettiva, di affrontare le vicissitudini con più calma e ragionamento, così come sognare una zucca che perde i semi può suggerire una perdita di saggezza. Rimanendo nell’ambito della zucca come testa, la presenza di quest’ortaggio nei sogni implica un’ apertura mentale verso nuove idee ed esperienze.
La tradizione popolare offre molte interpretazioni a seconda della manifestazione del sogno:
Sognare di mangiare una zucca predice la soluzione di una situazione difficile o la trasformazione in positivo dei propri difetti o ancora il cambiamento di direzione dei propri orientamenti mentali. Anche comprarla indica la risoluzione di una situazione intricata, se però la vendiamo, corriamo a giocare al Lotto! Nella tradizione popolare vendere le zucche equivale ad una vincita notevole, o ad un’eredità inaspettata (non chiedetemi i numeri però, perché sono una vera schiappa in questo!).
Se nel sogno compare tutta la pianta, si prevede fortuna negli affari ed abbondanza, così come il frutto è indice di saggezza,
quella saggezza che sta contatto immediato della vita, che procura salute e ricchezza. Se sogniamo di essere intenti a raccogliere una zucca nell'orto, la visione annunzia che ritornerà la pace in famiglia.
Se infine ciò che ci colpisce è la rotondità dell’ortaggio, allora si prevedono buone relazioni, mentre tagliarla suggerisce che si troverà una buona intesa affittiva. 

giovedì 6 ottobre 2011

Anguilla nei sogni


Animale ambiguo in quanto è un pesce ma si tende sempre a ritenerlo una biscia. Entrambi questi due animali però si riferiscono alle forze dell’inconscio, quindi dei mutamenti della personalità dopo un’attenta e prolungata introspezione.
La sua caratteristica è quella di essere sfuggente, tanto che si usa dire “è un’anguilla!” di una persona che sfugge, che non riusciamo a controllare o a portare sul nostro piano di discorso.
Per questa sua caratteristica l’anguilla è ritenuta emblema di inaffidabilità e di tutto ciò che procura timori e precarietà, ma anche di problemi di concentrazione ed impegno: difficoltà a concentrarsi su un determinato obiettivo senza essere continuamente distratti da eventi esterni.
Anche in sogno, quindi, l’anguilla ripropone tutta la sua inquietante carica di ambiguità e di disagio, che può essere anche sintomo di un trauma mai rimosso, subito nell’infanzia.
Molti manuali inoltre propongono diverse letture a seconda del tipo di visione che si ha dell’animale; qui riporto quello che ho trovato:
significato generale (e largamente condiviso – non da me, ma da vari autori!): non si e’ saputa cogliere un’occasione; le proprie aspirazioni sono destinate a non essere soddisfatte; la persona amata non si decide a dare risposta alla richiesta di un rapporto più serio e costruttivo; non si hanno indicazioni confortanti circa lo sviluppo dei propri affari; persino nel gioco incombe la sfortuna. Il sognatore potrebbe anche inconsciamente sentirsi un’anguilla e avvertire il disagio di non essere capace di assumere seriamente degli impegni o di dare un preciso indirizzo alla propria vita.

Oltre a ciò, a mio avviso (se non si è ancora capito, io sono più d’impronta junghiana), i sogni, tramite la visione dell’anguilla, ammoniscono a stare più attenti alle sensazioni che si provano e a non tralasciare volontariamente la focalizzazione di alcuni problemi o paure che invece necessiterebbero l’attenzione del sognatore!

martedì 4 ottobre 2011

Sognare di cadere o precipitare


Si cade quando si perde l’equilibrio, quando i sostegni non sono saldi o non si poggia su basi solide. Questo è il messaggio che i sogni vogliono mandarci quando ci fanno vivere la visione di una caduta.
Il senso negativo della caduta si rifà al mito della caduta degli angeli ribelli e della caduta di stato di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre, in seguito a quello famoso di Icaro che, volando troppo vicino al sole, perse le ali di cera, e precipitò. Tutte allegorie di una aspirazione umana a volere di più, conoscere, ottenere, “salire”, non accontentarsi, per rovinare poi verso il basso a confrontarsi più realisticamente con il proprio orgoglio e la propria presunzione.
Cadere, scivolare, precipitare sono azioni che quando compaiono nei sogni, provocano molto spavento e che riflettono ansie e paure del sognatore rispetto a qualcosa che nella sua vita si è molto innalzata, e che teme di perdere. I sogni in questo caso lo mettono di fronte a tutta la paura che probabilmente di giorno tiene sotto controllo, rispetto alla “rovina” economica, al “disonore”, al fallimento, ad una grossa delusione, ad un cambiamento repentino.
Sogni di questo tipo possono far si che il sognatore si confronti anche con l’opinione che ha di sé stesso, con la sua presunzione o il suo sentirsi superiore, con il perseguire obiettivi sproporzionati alle sue forze e capacità.
Il precipitare, rispetto a cadere o scivolare, contiene una connotazione di pericolo ancora maggiore, qualcosa che non si può arrestare, che è inevitabile ed irreversibile…..
Sogni di cadute vertiginose nel vuoto, possono testimoniare anche ansie molto forti per la profondità occulta ed inconscia, timore per ciò che non si conosce, per l’ombra che può inghiottire, per i processi mentali incontrollati, paura della pazzia. Sono sogni che possono arrivare in momenti di grande stanchezza e stress mentale, ma anche in momenti di cambiamento: la caduta riserva sempre una buona dose d’imprevedibilità, fino all’ultimo non si sa dove si sta cadendo o se ci si farà male o meno, ed è questo il vero cuore del problema. Non bisogna voler avere tutto sotto controllo e anche se le cose sembrano andar male, non bisogna pensar negativo, perché si potrebbe pure cadere su un letto di petali di rose!

Comunque, anche se le cadute hanno generalmente significati sfavorevoli ci sono sempre delle riserve: innanzitutto i sogni “avvisano”, quindi si manifestano prima che l’atto avvenga dando modo al sognatore di “rimediare”; poi ci sono casi in cui i modi in cui evitare le cadute vengono segnalate proprio dai sogni.  Se quando sogniamo di cadere ci viene in soccorso un ramo, un sasso o una persona, conosciuta o meno, che attutisce la nostra caduta, allora è un buon segno, perchè saremo protetti da eventuali errori nella nostra vita. Se la caduta è brusca bisogna far attenzione a come ci si muove nell’immediato futuro, in quanto corrisponde alla rovina improvvisa; il fatto di rialzarsi rapidamente indica che si riceverà un aiuto inaspettato che trasformerà questa catastrofe in un guaio passeggero,ma costituirà ugualmente un avvertimento di cui tener conto. Cadere nell'acqua annuncia uno spavento o qualche problema legato alle paure o alle emozioni;da una finestra,delle perdite finanziarie;da un muro, il problema riguarda la salute.

venerdì 30 settembre 2011

Sognare il Papa


La figura del Papa che compare nei sogni è simbolo potente di tutte le istanze collegabili al mondo delle idee e dello spirito, unite alla sicurezza ed all’esperienza.
Mediatore fra uomo e Dio assume una valenza archetipica per la potenza creativa che può generarsi dall’unione dello spirito, dell’intelletto e del corpo materiale.
Non per nulla, nei tarocchi, il Papa è il quinto arcano maggiore che rappresenta un ponte tra il mondo terreno e il mondo spirituale. Infatti, il Cinque è un numero di passaggio, introduce un ideale che sconvolge la stabilità del Quattro per superarlo e che, pur restando nella materia, indica un cammino verso la dimensione ideale.
Il Papa percepisce Dio, i messaggi provenienti dall'alto, rappresentando il punto di contatto fra i due mondi. La spalliera del trono su cui è seduto il patriarca, è composta da sbarre come fosse una scala: sembra unire gradino per gradino il corpo e lo spirito, il cielo e la terra. Esso è ricettivo verso l’alto e attivo verso il basso, quello che riceve dall’alto lo trasmette verso il basso, ai suoi discepoli e, nello stesso tempo, trasmette all’alto le preghiere di questi ultimi. In questo modo il Papa rappresenta il punto di incontro degli opposti, la quintessenza, il punto centrale della croce che unisce alto e basso, destra e sinistra, il punto da cui parte l'irradiazione che permette di uscire dalla staticità del cubo per arrivare a una quinta dimensione non calcolata, ma presente e attiva.
Il Papa però è innanzitutto una figura di riferimento, la guida per eccellenza che quindi indica saggezza ed esperienza che agiscono nel temporale.
La sua figura nei sogni è legata spesso alla necessità di dare spazio alla spiritualità quando questo aspetto risulta squilibrato rispetto a pragmatismo e vita materiale, o comunque di agire cercando un equilibrio tra i due aspetti (il papa benedice unendo indice e medio = intelletto e cuore!)
Il Papa nei sogni va considerato anche come rappresentante dell’archetipo maschile immagine di chi ha compiuto un percorso ed a cui va riconosciuto rispetto ed esperienza. Senex per la saggezza, l’autorità e la tradizione che incarna, può assimilarsi al simbolismo del padre o del nonno, del capo, del condottiero, del saggio, del maestro e risponde al bisogno del sognatore di attingere all’esperienza ed alla sicurezza, oppure alla fiducia e determinazione sepolte in lui.

lunedì 26 settembre 2011

Blu

Il cielo ed il mare sono di colore blu…immensi e pacifici. Se li si accosta non li si distingue (come nei dipinti tardi di Monet), per questo è il colore del passaggio, del collegamento tra ciò che “sta sotto e ciò che “sta sopra”.
E’ il colore del quinto (nella tonalità dell’azzurro) e del sesto (come indaco) chakra, i quali mettono in relazione l’individuo con ciò che lo circonda, sia visibile che invisibile, ciò che sta dentro con ciò che sta fuori.
E’ un colore che infonde tranquillità, che aiuta a raggiungere uno stato di rilassamento tale da facilitare uno stato mentale atto alla positività ed alla fiducia. Per questo lo si adotta spesso negli ospedali, ed in special modo nei reparti di cardiologia. In una stanza blu si sviluppa una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico che fa si che i battiti cardiaci diminuiscano (anche se aumenta la sensibilità al freddo), mentre gli oggetti sembrano più piccoli e leggeri.
Essendo associato al silenzio ed alla calma, il blu è considerato in tutte le culture il colore della spiritualità raggiunta tramite la contemplazione. Simboleggia la saggezza la riflessione e la capacità a mediare, tramite l’intelletto, tutte le pulsioni istintive dell’essere.

ll colore blu nei sogni è piuttosto raro, più frequenti sono le tonalità che vanno dall’azzurro al celeste, perchè il nostro occhio riflette ciò che vede più facilmente in natura: il colore del cielo e del mare nelle loro infinite sfumature e ce lo ripropone nei sogni associato in genere, a sensazioni di benessere, di serenità di felicità.
Mentre le tonalità più profonde e scure del colore blu sono rare anche nella realtà, ma forse per questa ragione risultano, se presenti, più misteriose ed importanti: il giorno che si muta in notte, una profonda fenditura nel ghiaccio, il colore delle acque sopra un abisso, ed ecco che il blu dispiega tutto il suo fascino e testimonia il mistero e la complessità dell’esistenza, con la sua preziosità di lapislazzuli e zaffiro. Questo è ciò che ne scriveva Vassilly Kandinski nei suoi scritti sul simbolismo del colore:
” L’azzurro è simile ad un flauto, il blu scuro somiglia ad un violoncello e, diventando sempre più cupo, ai suoni meravigliosi del contrabbasso; nella sua forma profonda, solenne, il suono del blu è paragonabile ai toni gravi dell’organo.”
Come abbiamo detto, il blu è un colore metafisico e, al contrario del rosso, di cui è l’antitesi e che rappresenta il legame con la terra-materiale, è legato alla distensione e ed agli stati riflessivi, meditativi, alla introspezione, per tale motivo sognare questo colore rimanda alle profondità inconsce ed al contatto interiore.
La profondità del mare richiama il mistero dell’inconscio, ma pure l ‘insondabilità delle emozioni umane e l’abbraccio protettivo materno: è l’aspetto ricettivo della grande Madre, della Madonna – in effetti questi aspetti spirituali e protettivi la ritroviamo nelle iconografie legate alla Madonna, angeli e santi con mantelli o tuniche azzurre, per indicare elevazione di spirito e protezione. Affetto e benevolenza, tranquillità e contatto pacifico, dedizione ed accordo, sono tutte qualità che emergono dal colore blu nei sogni.
Il blu nei sogni è legato anche al pensiero, alla riflessione, alla quiete fisica e distensiva, al riposo, alla pace e serenità che si riflettono anche nel corpo e nel suo benessere, all’ascolto ricettivo ed al silenzio. E’ il colore dell’armonia, che avvolge e ricopre, contiene ed unisce in una fusione rilassante e totale, ma non indica stasi, anzi è la tranquillità che prepara all’azione positiva: la forza che scaturisce dal contatto con l’interiore rende possibile lo scatto verso l’alto, verso l’immensità, l’infinito, l’eternità, e verso il divino. Un’eternità senza tempo che, come dice Luscher, allude all’immortalità (per la cultura cinese, il blu è il colore dell’immortalità), allo slancio dell’anima verso ciò che non conosce, ma cui aspira. Così sognare il colore blu è immagine del viaggio di individuazione nelle sue valenze più spirituali, in un contatto con i regni sovrannaturali e con potenze protettrici, ed eteree, tramite la riflessione.