sabato 14 gennaio 2012

Lo SCORPIONE

Se presso i Maya lo scorpione era adorato come dio della caccia e simbolo della penitenza, nell'antica Grecia lo troviamo invece come strumento di vendetta usato da Artemide. Narra infatti la leggenda che la dea, cacciatrice e protettrice della fauna, fu offesa da Orione che voleva distruggere tutti gli animali del creato. Ella mandò come punizione un grande scorpione che punse mortalmente Orione al tallone. Artemide, riconoscente, trasformò lo scorpione in una costellazione e poichè anche Orione aveva subito la stessa sorte, da allora e per sempre la costellazione d'Orione è costretta a sfuggire a quella dello Scorpione. In Egitto, lo scorpione fu onorato come dio sotto le sembianze femminili della dea Selkhet, divinità benevola, protettrice delle profondità della terra, che conferiva poteri taumaturgici ai suoi adepti, infatti era l'animale protettore degli stregoni guaritori.
Nel Vecchio e Nuovo Testamento lo scorpione raffigura il nemico, il demonio; nel libro di Ezechiele vengono indicati con il nome di questo animale coloro che sono nemici del profeta e della parola divina. Era quindi consequenziale che sin dalle sue origini il cristianesimo adottasse lo scorpione come simbolo dell’eresia e della dialettica speciosa, della ragione "pericolosa" che discute il dogma rimettendo in discussione gli argomenti della fede con il rischio di minare la parola dei Padri della Chiesa.
Il suo aspetto inquietante ed “alieno” suscita generalmente una sensazione di paura, ma la sua resistenza, aggressività e capacità di difendersi, lo hanno reso fin dall’antichità simbolo di potere e di influenza sugli altri.
Nello scorpione ritroviamo tutta la potenza ed ambivalenza del simbolo del serpente: morte e rinascita sono presenti, complementari e susseguenti come nell’ uroborus, il serpente circolare che si morde la coda, e ripropongono l’eterna dinamica di creazione e distruzione, di morte e vita, di angoscia e passione, in una intensificazione progressiva dell’aspetto sotterraneo e terribile legato alla morte ed alla tragedia. Esso è quindi inteso come nodo della vita e della morte, che nel corso dell'anno rappresenta il ripiegamento fertile dell'autunno che, dopo la morte dell'estate, dà inizio alla lunga gestazione invernale. Ad esempio dal punto di vista astrologico lo Scorpione indica l'ottavo segno (21 ottobre - 21 novembre) e l'ottava casa, quella della morte e della trasmutazione; è infatti il numero otto, simbolo dell'infinito, che viene rappresentato con la doppia spirale che si erge verticalmente. Questo segno corrisponde a Plutone, pianeta oscuro e misterioso, astro dei maghi e degli alchimisti, dei cacciatori e dei draghi, padrone dei mostri che ha assoggettato.
Non è solo una credenza popolare ritenere che lo scorpione, se non riesce nello scopo che si è prefisso o se viene circondato dal fuoco, si dia la morte pungendosi da solo.
Nell’interpretazione simbolica della psicologia del profondo lo scorpione, come il serpente ed ogni altro rettile, è simbolo che richiama immagini di particolari forze primitive, ancestrali che, come questo animale, sono presenti nel mondo dalla notte dei tempi.
Anche nei sogni lo scorpione compare a richiamare la forza istintiva e selvaggia degli strati più profondi dell’essere che può contribuire alla “morte ” simbolica di qualche aspetto paralizzante ed obsoleto, e può portare nuova forza ed energia vitale.
Per la sua capacità di difendersi e di combattere può apparire nei sogni ad esprimere il bisogno di autodifesa e di protezione degli aspetti più vulnerabili della personalità, o la necessità di essere più combattivi e decisi.
Ma il suo aspetto inquietante ed il senso di pericolo che ne deriva, lo rendono, anche un simbolo generalmente negativo, che riflette un “allarme” della psiche, un segnale a cui prestare estrema attenzione, sia che si riferisca al mondo interno che a quello esteriore.
Vedere nei sogni un nido di scorpioni o esserne attaccati può riferirsi ad una situazione contingente presente nella vita del sognatore, in cui, qualcosa o qualcuno, attenta alla sua sicurezza in modo subdolo e pericoloso. Oppure può fare riferimento ad aspetti di sè non riconosciuti ed onorati che divengono fagocitanti ed invasivi per la coscienza, e che possono manifestarsi in pensieri ossessivi e pericolosi, violenti e non controllabili, o in malesseri fisici acuti.
Uccidere uno scorpione nei sogni, oppure riuscire a difendersene, può collegarsi sia alla capacità di vincere furbizie ed insidie altrui, che alla volontà o necessità di soffocare pulsioni istintive legate alla sessualità, alla violenza, alla rabbia o al desiderio di potere che stanno emergendo.

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