mercoledì 31 agosto 2011

Sognare una gravidanza


La gravidanza è l’emblema assoluto della maturazione. L’immagina di questa nei sogni si collega all’evoluzione psichica del sognatore e preannuncia la nuova maturità che sta prendendo forma, e che dà accesso ad una nuova fase dell’esistenza, annuncia un rinnovamento ed un sacrificio di aspetti legati al passato del sognatore.
Come nella vita questa maturazione richiede tempo, pazienza e presa di coscienza, nonché sacrificio, e possibile dolore (dovuto parto), come in tutti i cambiamenti radicali.
Secondo la visione di Jung, il figlio in grembo è un simbolo del “puer aeternus e del suo potenziale di rinnovamento. ” Il bambino che deve nascere è figlio dell’individuazione ancora inconscia. Egli è il futuro ancora in potenza ” (C.G. Jung- Tipi psicologici in Opere vol. 6 Bollati Boringhieri To).
Sognare la gravidanza, può indicare anche il reale desiderio di un figlio, mettere in evidenza la maturazione del corpo, lo scoccare di un orologio biologico, il bisogno fisico di vivere questa esperienza come espressione e completamento della femminilità, ma può accadere che sia la mente ed il desiderio della sognatrice ad esprimersi, quindi sognare di essere incinta andrà interpretato come “promessa” di ciò che sarà, indicherà ciò che è ancora in “gestazione”,che può arrivare o essere realizzato, che sta prendendo forma o che si sta trasformando, che muove dall’ “idea” alla sua realizzazione. Per questo motivo le gravidanze popolano anche i sogni uomini.
La gravidanza nei sogni è un’immagine di grande potenza che va collegata ad una probabile “fecondità” del sognatore nell’ essere aperti e ricettivi verso ciò che la vita porta, ed avere la capacità di elaborare e trasformare le esperienze per il proprio benessere e la propria maturazione.

Quindi sognare di vedere una gestazione in sé o negli altri è sempre un simbolo di ottimo auspicio, un segnale di qualcosa di nuovo che sta arrivando ad allietare la nostra vita!

lunedì 29 agosto 2011

Il colore viola

Il viola, assieme al bianco, è l’altro colore che determina il passaggio da uno stato all’altro, anche se in questo caso la situazione è leggermente più complessa.

Questo è il colore che, a livello cromatico, si crea dall’unione del rosso e del blu e che quindi costituisce una sintesi delle qualità simboliche connesse ai due, così che la passione, la violenta irruenza del rosso, incontrando la tranquillità e la trascendenza del blu, genera la temperanza del viola. Temperanza che sembra risolversi nell’unione degli opposti, nella trasformazione nata dall’incontro di aspetti ambivalenti ed in aperta contraddizione.
Per Jung infatti il viola indica essenzialmente l’unione di due nature, di corpo e di spirito, di rosso e d’azzurro, da cui discende il carattere duplice e complesso proprio della tonalità. E’ il colore della totalità originaria dell’inconscio in cui ancora non si è formata la coscienza. Una complessità iniziale da cui l’uomo muove nel suo processo di individuazione, e sul piano psichico costella aspetti di confronto e conciliazione degli opposti psichici. Per questo suo carattere di complessità e di trasformazione, il viola rappresenta tutto ciò che è arcano e sconosciuto: la mistica, l’occulto e la magia, la metafisica, la trascendenza.
In natura il colore viola trova identificazione nel fiore della violetta, tanto che dello stesso ne evoca le qualità: lo stare nascosto tra l’erba che suggerisce timidezza, l’ intenso profumo indice di seduzione e fascino, mentre la forma semplice ed essenziale richiama la grazia ed il valore dell’estetica.
Ed è proprio in forma di fiore o di gemma che si ritrova più facilmente il viola nei sogni. Nel mondo onirico la visione di questo colore simboleggia aspetti legati al fascino e al carisma personale, o indica la necessità di una visione che vada al di là della superficie e si nutra delle suggestioni trascendenti del terzo occhio, che si protenda verso il superamento del quotidiano, dell’ordinario, del materiale.
Guardare oltre le apparenze. 

venerdì 26 agosto 2011

Sogno di mamma

Ciao Matilde...
Un sogno da moltissimo tempo ricorre nelle notti di mia madre... L'ambientazione cambia nella struttura ma il luogo è sempre quello dove è nata e abitava fino prima di essersi sposata. I personaggi del sogno sono tutte le persone che vivevano con lei in quel periodo di vita, madre, padre, fratello che ora sono morti più la cognata che è viva e anche gente che non crede nemmeno di aver mai conosciuto. La scena include sempre un bambino piccolo, neonato e una gravidanza in corso, che a volte la ritrova in lei, sentendo le sensazioni del bimbo che si muove in pancia, o addirittura i doloretti lievi di pre parto.... Quando non è lei ad essere incinta, magari lo è la cognata e le succede di vederla incinta con un neonato in braccio (ricordo della realtà di mia madre che mentre era incinta di me, lei faceva da baby sitter ad una neonata. grazie mille attendo la tua risposta ...

Che buona la Cioccolata!!

La cioccolata è l’alimento che più di ogni altro si collega all’idea di felicità …ad una kantiana “ricerca di felicità“, da cui si dipana un immaginario collettivo ampio, complesso, con ramificazioni che sfumano in sensazioni talmente profonde da trascendere le comuni categorie alimentari e raggiungere il regno dell’emozione.
La cioccolata evoca il piacere e quindi l’amore, i sentimenti, l’appagamento di questi e di bisogni emotivi, nonché la sessualità, ed ecco le molteplici connotazioni metaforiche che prendono vita; tutte però si riferiscono a simboli si pienezza gusto e piacere.
Molto spesso vedere la cioccolata nei sogni è un chiaro invito del nostro subconscio a non soffocare un bisogno d’amore e a colmare le carenze affettive aprendoci agli altri, quindi vedere la cioccolata nei sogni, mangiarla con soddisfazione, riempirsene la bocca e abbuffarsene è prendere atto di un bisogno sentimentale che si sta palesando, un attaccamento, un innamoramento di cui si sta prendendo coscienza, ma può anche essere immagine di una carenza in quest’ambito, un tentativo di consolazione, un’azione onirica atta a compensare la tristezza, la solitudine, il rifiuto, il non-amore.
Offrire la cioccolata nei sogni mette in evidenza la propria disponibilità affettiva, se donata ad una persona in particolare può segnalare un interesse vero e proprio, infatuazione, desiderio fino ad allora latente o non espresso.
Riceverla, al contrario, porta all’attenzione del sognatore su qualcosa di buono e di potenzialmente gratificante che può lenire un suo bisogno, e che proviene da un altra persona. Indica l’interesse e l’amore che questa persona ha verso il sognatore: è un espediente usato dall’inconscio per portare a galla segnali ricevuti nella realtà, per dare loro una forma ed un significato inequivocabili e che in genere la nostra paura e diffidenza tenta di non riconoscere.

mercoledì 24 agosto 2011

Camera da Letto..

La camera da letto è l’ambiente più intimo della casa, dove viviamo la nostra intimità, sessualità e dove ci rifugiamo per poter stare un po’ da soli con sé stessi e rigenerarsi con il sonno.
E’ lo spazio della propria esistenza.
Per queste peculiarità, la camera da letto (ed il letto) si ricollegano anche all’infanzia, alla sicurezza della famiglia rievocate dalle sensazioni di calore e coccole.
Quando la camera da letto o il letto compaiono nei sogni, l’ attenzione si focalizza quindi su tutti gli aspetti legati all’intimità ed al sentimento, così come al bisogno di isolamento e di protezione.
L’immagine della stanza ha, in ogni sogno, caratteristiche diverse, oltre a suscitare diverse emozioni nel sognatore, e tutti questi fattori concorrono alla lettura del simbolo. Così, se la stanza appare piccolina e senza finestre, potremo pensare ad un inconscio desiderio di ritornare alla sicurezza del grembo materno, se il letto è piccino e singolo, potremo ripensare all’infanzia, al bisogno di certezze, o alla delusione, o solitudine che la vita sembra riservarci.
Il letto matrimoniale è legato alla sessualità alla coppia, all'amore, ma pure al bisogno di unione, di integrazione. Sognare di dormire nel letto matrimoniale con una persona conosciuta o sconosciuta, deve farci riflettere sui nostri sentimenti e sui nostri bisogni. Ripensiamo all’intimità, all’ amore o al sesso che ci manca (oppure che viene dal sogno messo in rilievo), ma indaghiamo anche sulla necessità di “integrare” alcuni aspetti rappresentati simbolicamente dalla persona che condivide il nostro letto.
Stare a letto nei sogni e dormire, sentire tanta stanchezza o non riuscire a svegliarsi nei può invece mettere l’accento su una reale stanchezza che sentiamo e magari trascuriamo durante il giorno, può alludere ad un periodo di stress, al bisogno di “staccare” e riposare. E’ un tipo di sogno che ci riconnette al nostro corpo ed alle sue necessità.


lunedì 22 agosto 2011

Il colore Bianco


Il termine sanscrito Samsara significa passaggio da uno stato all’altro, ed è questo concetto che, come un filo conduttore, sostiene tutto il simbolismo del colore bianco nei sogni.
Il bianco contiene in sé tutti gli altri colori, assorbendo la luce, tuttavia non è un semplice un colore passivo poiché sono tante le sue sfumature, dal lucente al candido e quindi permette di veicolare dei significati di splendore e d’illuminazione. E’ il colore con il quale ci riferiamo alla luna ed alla sua luce e in lui troviamo il riverbero e l’essenzialità.

Essendo un colore che riunisce in sé tutti gli altri, che unifica, richiama l’idea di totalità, segnala le diverse fasi e riti di passaggio e quindi lo ritroviamo nella nuziale, nell’abito della prima comunione ed anche nella richiesta di tregua attraverso la resa, o si pensi al bianco funerario delle culture orientali.
E’ quindi il colore per un nuovo inizio o per una fine che acceda ad un altro livello di esperienza, è un colore legato alla morte-rinascita alla resurrezione, allo spirito.
Tutto ciò che è immateriale e privo di peso, che è legato ad altri mondi o altri stati dell’essere, facilmente viene rappresentato con il colore bianco; si pensi anche ai fantasmi e agli spiriti in genere, che vengono ricordati nell’immaginario comune, chiari e lattiginosi.
La costellazione bianco-luce-coscienza-pensiero, si esprime in pieno nell’archetipo del Sé: il centro, il nucleo e la meta dell’individuazione umana, la tensione del divenire nell’esistenza. E qui ritorna il concetto del cambiamento, del passaggio da uno stato all’altro, ed infine della trasmutazione.
Il colore bianco è legato al 7° chackra, centro di energia che si apre in cima al capo visualizzato come un filo di luce bianco-argentea che apre l’uomo al suo Sé superiore e al divino.
Colore della purezza, il bianco è tanto più luminoso quanto più estese sono le superfici che ricopre. Spazio di vita possibile, il bianco esprime un silenzio assoluto, velato di ottimismo ed incarna il senso del compiuto e della perfezione.

Il colore bianco nei sogni si configura quindi come testimone di una fase di passaggio nella vita del sognatore. Di un cambiamento necessario e positivo, che può portare nuova energia vivificante e nuova maturità.

venerdì 19 agosto 2011

sognare di sposarsi


Il matrimonio è sostanzialmente un “rito di passaggio” che divide un prima ed un poi da costruire e da vivere, quindi indica un cambiamento di status, che in altre parole si può tradurre come la fine di un ciclo per l’inizio di un altro, ma a differenza di altri cambiamenti (come può essere la morte), il matrimonio è una scelta ponderata. Il matrimonio nei sogni dunque tenderebbe a inquadrare la lettura del cambiamento a livello psicologico, più che strettamente materiale..ma anche questo dipende: ogni sogno ha una vita ed un significato proprio, indipendente.
Sposarsi nei sogni, può dunque segnalare la presa di coscienza individuale verso qualche aspetto interiore o esteriore che può essere “integrato”, che deve unirsi al sognatore per completarlo ed arricchire il suo percorso, ed essendo proprio un rito, il matrimonio esige che si sia pronti per questo passaggio, che ci sia un’”apertura” ed una disponibilità, una maturità, una presa di coscienza.
Il matrimonio nei sogni è, in genere, simbolo primario della ricerca e del bisogno di fusione di ciò che può soddisfare e completare e che viene avvertito come “mancanza”, e rappresenta la tensione dell’uomo verso l’unità.
Questo passaggio di status è spesso sottolineato, soprattutto se è una donna a sognare, dalla presenza dell’abito bianco, colore che indica proprio una evoluzione personale verso un altro livello di esperienza.

Se è il sognatore che vive in prima persona l’esperienza del matrimonio (nel sogno), che quindi sogna di sposarsi, ciò che viene palesato dall’io onirico è in genere un desiderio (o bisogno ) di cambiare qualcosa, di modificare decisamente una situazione. Cambiamento di abitudini, di ambiente, di idee, necessità di andare verso nuove esperienze….
inoltre nel fatto di sposarsi è implicita l’adesione a qualche altra cosa…idee, possibilità, nuovi obiettivi, sentimenti che si devono imparare a condividere.

giovedì 18 agosto 2011

sogno di Giady

Ciao Matilde,
questa notte ho fatto un altro sogno curioso e visto che me lo ricordo bene (stranamente), provo chiedere una tua interpretazione.
Ero all'interno di un grande supermercato, era una nuova apertura e c'era molta convenienza, quindi c'era molta gente al suo interno, tra le quali 3 mie zie ed io con mia madre e sorella. Nel fare la spesa tutte le mie zie erano associali, tutte pensavano per sè, tutte riempivano i carrelli di mille cose, e mi ricordo che alla cassa pensavo quanto fossero tutte tirchie. dovevamo fare alla sera una grande cena tutti in famiglia, tra parenti vari, e come secondo piatto ho scelto di comprare del formaggio, avevo moltissima fretta nel scegliere che tipo di formaggio, e alla fine ho scelto la mozzarella, che in un primo momento era sottoforma di bocconcini e poi ha assunto la forma di molti filoni sottili stile cervello (nel sogno l'ho paragonato proprio al cervello), poi ho cercato il briè, ma purtroppo costava troppo (13€) e l'ho lasciato li. alla cassa ognuno pensava per sè ed io mi lamentavo con mia mamma della tirchieria e avidità delle mie zie che erano già tutte andate via, a parte una che aveva fatto il conto assieme alla mia spesa e si era già pagata e messa via la sua roba senza controllare se qualcosa di "mio" le era scappato dentro, ho ovviamente lasciato perdere la situazione, consapevole dell'avidità che le caratterizza. al ritorno ho guidato io la macchina con mia mamma e mia sorella come passeggeri, e il viaggio di ritorno è stato molto travagliato da deviazioni, strade in salita molto pendenti, addirittura per un tratto mi sembrava di essere in montagna con la neve, e stradine molto strette, guidavo sempre io e mentre percorrevo la strada ero sempre molto aggressiva e litigavo con loro, cambiavo posizione di guida, da destra a sinistra senza mai fermare la macchina e anche loro cambiavano posto da dietro a davanti. poi ho concluso il sogno con la lite con mia sorella perchè in macchina mentre guidavo, mi aveva preso il libro che ora sto leggendo (l'autobiografia di uno yogi) e mi aveva perso il segno, caratterizzato da 2 piume di uccello, come lo è in realtà. quello che provavo nel sogno era rabbia, anche nei confronti di mia madre e sorella, che in realtà loro non cercavano di litigare con me, e infatti dopo mi pentivo della mia cattiveria... 

Il Coccodrillo


Il coccodrillo è un rettile di grande mole e dall'aspetto preistorico, per questo lo si identifica con gli aspetti più reconditi della coscienza, come la parte più antica, non civilizzata, la primitività istintuale dell’essere.

La caratteristica di appartenere sia al regno della terra che a quello dell'acqua, ne fa simbolo delle contraddizioni fondamentali. Si agita nella melma da cui trae origine una vegetazione ricca e lussureggiante, quindi lo si considera simbolo di fecondità, ma contemporaneamente, per quel suo modo particolare di cacciare, furtivo e immediato, arrivando all'improvviso, diventa espressione di distruzione e malvagità.
E' soprattutto nell'Antico Egitto che questo animale è un potente simbolo: Sobek, figlio di Neith, è il signore delle acque e dei pesci e regna sovrano dove terra ed acqua si uniscono; dotato di una vitalità non comune, rappresenta l'energia dell'acqua. Ma è anche archetipo del Divoratore: insaziabile, freddo e sanguinario, divora inesorabilmente tempo e spazio, nonché le anime che non sanno giustificare le proprie azioni. In effetti in molte culture il coccodrillo è un animale psicopompo (che guida le anime dei morti verso il regno dell’oltretomba), soprattutto presso diversi paesi asiatici: la bandiera del coccodrillo, in Cambogia, è utilizzata durante i riti funebri.
Forse da questa antica memoria deriva il gergo giornalistico: coccodrillo è detto il necrologio di persone illustri preparato quando sono ancora in vita e tenuto pronto nel cassetto!
In una lunga descrizione riportata da Erodoto si legge che in certe zone dell'Egitto il coccodrillo è venerato, adornato d'oro e sepolto in recinti sacri; in altre è trattato da nemic, anche se perlopiù era divinizzato. La capitale del Faiyum - attuale Medinet - fu addirittura chiamata Coccodrillopoli.
Nell'oroscopo azteco, come rappresentante dell'inizio, della vita, è il primo elemento: simbolo della prosperità che conferisce valore a colui che nasce sotto il suo segno. Secondo il mito di questo popolo, infatti, la terra nacque da un coccodrillo che viveva nel mare originario. Presso i Maya è simbolo di abbondanza e, come il Giaguaro presso gli Aztechi, veglia alle estremità della quattro strade, i punti cardinali.


Il Coccodrillo essendo un animale che vive in paludi, foci e acque tranquille, come tutti gli animali a sangue freddo, simboleggia la forza femminile primordiale allo stato puro. E’ infatti anche ritenuto simbolo di maternità per l'incredibile dolcezza con cui gli esemplari femmine si curano dei piccoli. In più questo rettile è simbolo di chiaroveggenza poiché ha gli occhi posizionati molto in alto sulla testa - una precauzione che in natura gli serve per osservare oltre la superficie dell'acqua rimanendo comunque immerso.
Però il coccodrillo vive a metà tra il mondo dell’acqua e quello della terra, tra inconscio e realtà, quindi indica una consapevolezza profonda che sta venendo a galla, la manifestazione di una nuova presa di coscienza.
La dicotomia che il coccodrillo incarna nei sogni molto spesso è manifestazione di un tentativo di equilibrare le istanze più istintive e più spontanee della psiche con i contenuti della coscienza.
Ma la sua immagine onirica può anche rappresentare ciò che di falso, nascosto e infido circonda il sognatore, fare riferimento ad una persona da cui guardarsi, o a sensi di colpa tardivi e superficiali (si dice “piangere lacrime di coccodrillo”).
Essere divorati nei sogni da un coccodrillo può allora collegarsi all’emergere delle pulsioni istintive più primitive che vengono avvertite come un pericolo per gli aspetti primari, mentre essere tranquilli alla sua presenza, o addirittura farselo amico può evidenziare il saper padroneggiare il mondo istintuale, lasciandolo emergere senza farsene sopraffare.

martedì 16 agosto 2011

Margherita – sogni e simbologia

L’origine della margherita risale a più di quattromila anni fa grazie a reperti di antiche ceramiche così decorate e a forcine d'oro per capelli con questi ornamenti, ritrovate durante alcuni scavi in Egitto, Medio Oriente e Creta. Presso gli antichi Romani invece erano già note le sue proprietà curative, infatti le foglie fresche triturate servivano per trattare esternamente ulcerazioni, contusioni, pelle screpolata, mentre la pianta, nel corso dei secoli, è stata più impiegata come rimedio popolare per alleviare la pertosse, l’asma, il nervosismo, la sudorazione notturna, l’ittero. Si narra anche che Enrico VIII (1491-1547), re d’Inghilterra e d’Irlanda, si cibasse di piatti a base di margherite per eliminare i dolori di stomaco causati dall’ulcera. Ancora oggi in alcune parti d’Italia le sue foglioline fresche vengono aggiunte alle insalate.

Mitologia
Dato che tutte le ninfe per scappare da attenzioni non gradite decidono di farsi tramutare in qualche elemento naturale, anche Belide fece questa scelta per sfuggire dalle grinfie di Vertumno, dio dei boschi e delle stagioni che la aveva adocchiata ballare con le compagne sul ciglio della foresta. Nasce così la Bellis – nome scientifico della margheritina pratolina.
Nel Medio Evo, gli agricoltori inglesi sostenevano che la bella stagione non era arrivata finché non era possibile posare il piede su sette (o nove o dodici) margherite fiorite in un colpo solo nel prato e che trapiantare quelle selvatiche in un giardino coltivato portasse sfortuna.
Per la forma del fiore, con i petali a raggiera attorno al disco centrale giallo, la margherita richiama il sole – elemento a cui è associata – tanto che gli anglosassoni le hanno dato un nome appropriato: ‘daisy’, che derivava da ‘day’s eye’ e significava ‘occhio del giorno’, visto che si apriva al mattino e si chiudeva di notte, e da questo ne avevano anche indotto la proprietà curativa di lenire i problemi agli occhi.
Chi non ha mai fatto il gioco “m’ama o non m’ama”? Sebbene questa pratica richiami nell’immaginario collettivo la visione di angeliche giovani fanciulle medievali in attesa del loro cavaliere (in effetti nel Medio Evo per rispondere affermativamente ad una proposta matrimoniale, le giovani si ornavano i capelli con delle margherite), pare che questa pratica profetica, compresa la frase, sia stata avviata per la prima volta in epoca vittoriana da una cameriera dal cuore spezzato, desiderosa di trovare un nuovo corteggiatore che la amasse. Ugualmente Margherita interrogava il fiore omonimo per sapere se Faust la amava nella prima parte del romanzo ‘Faust’ di Goethe (1808). Questa forma popolare di profezia, tramutatasi in forma recitata, è continuata ovunque nel tempo, in modo più affievolito, spensierato e scherzoso.

Simbologia
Nel linguaggio dei fiori, la margherita ha diversi significati, tutti positivi e collegati con il concetto di ‘verità’. E’ innanzitutto il fiore delicato della purezza e dell'innocenza, della semplicità e della modestia, ma anche dell'amore fedele e della pazienza.
Per la sua apparente semplicità – è il primo fiore che disegnano i bambini! - simboleggia l'innocenza giovanile, libera dai sensi di colpa, dal peccato, dalla corruzione.
A seconda dei soggetti interessati, il messaggio insito nelle margherite diventava particolarmente significativo quando venivano regalate e accettate: elogio alle numerose virtù, tante quanti erano i petali di ognuno di questi fiori, consegnava sincerità e irreprensibilità in mano di chi la riceveva, ma poteva anche costituire una promessa di amore fedele. Quindi, quando il silente linguaggio nei fiori era conosciuto a livello popolare, una fanciulla accettava le margherite con grande onore, considerandolo un gesto in onore della sua rispettabilità o una prova di affetto. Tra innamorati, è sempre stata l’equivalente di una confessione e di pegno di sentimento eterno. Il fiore reciso e riunito in un bel mazzetto è comunemente celebrativo del 5° anniversario di un legame, mentre un bouquet di margherite viene regalato ad una neo-mamma in segno di accoglienza del neonato.
Si dice abbia proprietà profetiche.

La Margherita nei sogni
La margherita nei sogni esprime gli stessi significati simbolici dei fiori: grazia, tenerezza, amore e pazienza, ma anche rinascita e risveglio interiore essendo per eccellenza il fiore della primavera. Tutto ciò si traduce in significati simbolici legati al rinnovamento, all’apertura verso il nuovo, all’estroversione, alla fiducia, al coraggio, ma anche alla forza ed alla determinazione che si nascondono dietro alla pazienza o alla sobrietà.
Sognare margherite in un prato, o di coglierle, può riflettere la necessità di una maggiore apertura verso l’esterno, di un maggior contatto con gli altri e con la natura di cui forse il sognatore ha bisogno e che può ottenere tramite perseveranza e semplicità.
Giovane donna con margherite  (1889) - Pierre Auguste Renoir
Sembra che le margherite nei sogni possano rispecchiare un bisogno di semplicità e di quiete, oppure una forma di tenerezza che sta emergendo nei confronti di qualcuno.

La Margherita nell’arte


Nella poesia vi sono diverse richiami a questo fiore. Ad esempio Geoffrey Chaucer nel Prologo al poema ‘La leggenda delle donne eccellenti’ scritta nel 1386 in commemorazione di coloro che, nella storia e nella mitologia, sono state abbandonate, lo scrittore e poeta inglese, professa la sua predilezione per la margherita, oppure John Keats (1795-1821) che, in procinto di morire, disse di  sentire già le margherite crescere sulla sua tomba. Come fiore ‘dolce’, questo fiore è evocato anche dal poeta inglese William Wordsworth (1770-1850) nelle tre poesie dal titolo omonimo scritte nel 1802.
Considerate nate dalle lacrime della Vergine Maria, le margherite sono spesso rappresentate come simbolo dell’innocenza di Gesù Bambino nelle opere d'arte già dal periodo medievale, e rientrano tra le varietà utilizzate per l’idealizzazione dei Giardini di Maria, in nome delle virtù e degli eventi significativi della vita della Vergine e talvolta di San Giovanni (6 maggio). Ovviamente si trova anche come attributo di Santa Margherita (20 luglio). 


La notte scorsa ho sognato una foto. Era un sentiero, di sbieco, che si estendeva  verso sinistra. In primo piano, grande vi era una margherita, al centro della foto si vedeva un colibrì con un ciuffo rosso, ma che io sapevo avrebbe dovuto essere blu. L’ uccello era distratto da un’altra margheritina mezza rotta e quindi non si stava accorgendo dell’arrivo di una volpe (nel titolo della foto la volpe si chiamava “insidia”). Poi, in fondo al sentiero, dietro la volpe cresceva brillante una bella piantina di violette. Questo è l’elemento che mi ha colpito di più e quello più a fuoco nella foto. So che il sogno ha voluto dirmi di essere più paziente (margherita) e lucida (il ciuffo del colibrì avrebbe dovuto essere blu), di non farmi sottomettere dalle pulsioni (il ciuffo invece era rosso) per non incorrere in insidie (volpe) e poter arrivare alla completezza (le violette).
Ma oggi dedichiamoci alla margherita, una cosa alla volta! :)

domenica 14 agosto 2011

Il Colibrì


Il colibrì è un uccello esotico conosciuto in occidente solo dopo la scoperta delle americhe, per questo la sua simbologia va ricercata nelle interpretazioni delle culture precolombiane. Cristoforo Colombo lo descriveva come “piccolo meraviglioso uccello tanto diverso dai nostri”.
 Quindi per capire meglio la simbologia del colibrì bisogna dare un’occhiata alla mitologia americana.
E’ correlato agli dei sudamericani Quetzalcoatl e Huitzilopochtli (dei della guerra, dell'agricoltura e della civiltà) e rappresenta un simbolismo solare.
Forse per le minuscole dimensioni questo uccellino era considerato rappresentante il seno di una donna, tanto che con le sue piumette seccate si confezionavano talismani d'amore (wakanki) che le fanciulle adolescenti si spalmavano sul petto perchè i seni che stavano crescendo non diventassero troppo voluminosi ma anzi potessero avere la grazia dell'uccellino…e pensare che oggi non si sa più cosa inventare per ingrandirle! Sembra una barzelletta!

Mito pellerossa:
Il Primo Padre, l'Assoluto, si formò dall'oscurità primordiale; Sulla sommità della sua testa, ornata di un copricapo di piume, vi erano fiori brillanti come gocce di rugiada. Dai fiori del sacro copricapo si librò il primo uccello, Mbyà (il colibrì) ovvero lo spirito della vita. Mentre cresceva, creando il sacro corpo, il Primo Padre dimorò nei venti primordiali. Prima di pensare alla sua futura dimora terrestre, prima di pensare al suo cielo futuro, giunse Mbyà e gli rinfrescò la bocca. Fu Mbyà a nutrire Nyah-mahn.doo.ee il Primo Padre con i frutti del paradiso e lo aiutò a crescere infondendogli vitalità.

Mito Tolteco-Atzeco:
I colibrì sono le anime dei guerrieri morti sui campi di battaglia o immolati sulla pietra del sacrificio. Questi eroi vengono trasformati in colibrì rossi e vivono in un paradiso situato a oriente dove regna Xochipilli, il principe dei fiori, dio della vegetazione e della gioventù.
Questi colibrì invisibili accompagnano ogni giorno il sole nella fase ascendente fino a mezzogiorno, in seguito questi uccellini ridiscendono verso oriente, da dove erano venuti, mentre il sole viene accompagnato nel tramonto dalle Donne Divine, quelle morte al primo parto.
Dopo 4 anni gli eroi colibrì discendono sulla terra manifestandosi come colibrì.

Ecco quindi che per la sua spiccata aggressività, la rapidità nel volo e nelle acrobazie, per gli stupendi colori di cui è dotato, le antiche civiltà americane lo consideravano la reincarnazione di valorosi guerrieri caduti in battaglia e la rappresentazione in terra del dio Sole.
Il colibrì così simboleggia la libertà di movimento, l'energia, la perenne gioia, il godere del nettare della vita, il perseguire sogni idee e cose ritenute dai piu impossibili. Pensate che la particolarità di questi piccoli uccellini è che i bellissimi colori non sono dovuti alla presenza di pigmenti sulle penne, ma all’interferenza dei raggi luminosi attraverso la struttura prismatica delle diramazioni perpendicolari di rami e penne che, scomponendo la luce solare, riflettono una parte dell’iride, dando la sensazione di riflessi metallici. Questo piumaggio iridescente permette ai Colibrì di rendersi invisibili ai predatori confondendosi con il colore dei fiori.
Rappresenta quindi anche la gioia di vivere e la capacità di imparare dalle proprie esperienze adattandosi alle esigenze del caso.

sabato 13 agosto 2011

La ragnatela nei sogni


La notte scorsa, durante un sogno, mi sono trovata a strisciare per un tunnel scuro e stretto. Non avevo paura, sapevo di conoscere quel passaggio, sapevo che mi avrebbe portato all’esterno e che era l’unica strada che potevo percorrere per uscire dal luogo in cui mi trovavo. Quello che però non capivo era perché era pieno di ragnatele. Sapevo di esserci già stata, sapevo che era la strada giusta, ma non mi ricordavo le ragnatele. Queste mi si attaccavano sugli occhi impedendomi di vedere, così col braccio destro le toglievo e cercavo di impedire che se ne attaccassero altre. Più andavo avanti e più le ragnatele si facevano fisse, scure e appiccicose. Mi sentivo oppressa e mi facevano schifo, ma sapevo che dopo l’ultima, la più grossa, c’era l’uscita e la luce. Stavo quasi per mollare dalla disperazione, ma ho preso un bel respiro e ho tolto anche quella, piangendo dal disgusto, potendo così uscire.

Nei sogni, la lettura comune è quella che  vede la caratteristica dell’insidia o della vischiosità come principale, associata all’idea di casa (del ragno). Questa associazione fa si che il contesto sia individuato nell’ambito affettivo/familiare in cui ci si sente insidiati od oppressi da determinate situazioni o rapporti che sentiamo pesanti o che non riusciamo a controllare.
Anche solo la struttura stessa della ragnatela, fatta di fili intrecciati, richiama i rapporti interpersonali del sognatore. Se questi intrecci sono ordinati e luminosi, se la ragnatela è perfetta insomma, ci vuole poco a capire che è indice di equilibrio, ma se questi sono disordinati, grossi e appiccicosi la visione vuole suggerire è quella di una situazione non armonica o perché non riusciamo a controllarla e ne siamo sopraffatti, o perché non siamo stati in grado di costruirla a regola d’arte, quindi non abbiamo sfruttato al massimo le nostre potenzialità..in effetti il filo sericeo del ragno è uno dei materiali più resistenti in natura, è un potenziale grandissimo a disposizione del ragno, sarà lui poi a renderlo il più efficace possibile costruendo al meglio la sua casa! E anche la caratteristica della resistenza che apre un’altra lettura: il tempo che passa! La ragnatela resiste intatta anche quando non è più abitata, sopravvive in luoghi bui, vecchi e polverosi, in cantine e solai dove generalmente si depongono ricordi o cose che non si utilizzano più, ma che si continuano a tenere perché non si sa mai.. questi sono aspetti psichici soffocanti che impediscono il rinnovamento e l’apertura verso il nuovo, grovigli di ricordi ed emozioni risalenti al passato, pensieri fumosi, inutili che ostacolano la circolazione di nuove idee, nuove forze e visioni e che, pertanto vanno ripuliti.
Nel mio caso credo sia proprio questo l’intento del mio sogno: farmi capire che per andare avanti, anche se la strada è dura, stretta e scura, è quella giusta e per arrivare alla luce devo pulirmi da tutte le paure che m’impediscono di vedere ed essere lucida, devo smettere di pensare che tutto sia come è sempre stato, senza dare nuove opportunità…non pensate? Se mi conosceste, sapreste che è una lettura che mi calza a pennello, ma credo calzi a pennello chiunque! ;)
Inoltre, per la geometria sacra la ragnatela è simbolo archetipo della trama che dà esistenza alle forme. La simbologia del ragno e della tela rimandano alle dinamiche primordiali della creazione e della distruzione : la morte e la rinascita dell’IO. Ad esempio nei mandala una ragnatela completa attaccata al cerchio intorno, indica che si è in possesso della determinazione necessaria per portare a termine le proprie iniziative.
 In generale, segnala che si stanno gettando le basi per un nuovo ciclo di crescita.
…bisogna crescere senza portarsi dietro zavorra inutile!!!
Si si, lo so che sembra facile a dirsi..ma perché non provare? Ora vado addirittura a fare il giro di tutti gli angoli della casa con lo spolverino in mano: oggi caccia alle ragnatele!!

giovedì 11 agosto 2011

Bosso

La notte scorsa ho sognato di trovarmi con degli amici in una piazza circondata da mura medievali. Attraverso una porta ad arco per raggiungere un bellissimo giardino, ma prima di arrivarvi vedo dei prati cinti da steccati bianchi e da bossi..sono affascinata dai bossi e continuo a ripeterne il nome.
Il Bosso da sempre è associato ai riti funerari, oltre che all’immortalità, per cui la sua presenza nei sogni la si tende a interpretare come dolore e difficoltà legate ad una morte. Subito mi sono agitata, poi però ho fatto una ricerca un po’ più approfondita sulla simbologia del Bosso.

Pur essendo stato classificato insieme al Cipresso e al Tasso tra gli arbusti infernali, il Bosso è l’immagine del ciclo della vita. Consacrato nell’antichità ad Ade e Cibele, il Bosso era e resta simbolo funerario e di immortalità, perchè è sempreverde. Per la stessa ragione veniva piantato nelle necropoli insieme a cipressi e tassi ed era per questo sacro agli dei inferi e alla dea madre Cibele. Ancora adesso si usa piantare rami di bosso sulle tombe. La pianta era stata anche consacrata ad Afrodite perchè ritenuta contemporaneamente simbolo di amore, di fecondità e di morte..in questo caso però la morte non va intesa come perdita e annullamento, ma come fine di un ciclo per l’inizio di un altro, infatti una delle caratteristiche del Bosso è quella di autofecondarsi. Da solo da vita ad una nuova fase di sé. A causa della sua durezza e compattezza esso è diventato simbolo di fermezza, perseveranza, solidità e stoicismo, il Bosso non teme né il caldo né il freddo, ama il sole ma può vivere all’ombra. Le sue foglie non sono in realtà persistenti, ma si rinnovano continuamente in modo che l’arbusto resta sempreverde. Per tale motivo esso rappresenta la perpetua reviviscenza della natura. Per i Greci era sacro a Plutone, dio protettore degli alberi sempreverdi. Presso i Galli l’albero era divinizzato e simboleggiava l’immagine dell’eternità. Non a caso le prime pissidi cristiane usate per contenere l’ostia erano in legno di Bosso.
Spesso il legno di Bosso era utilizzato per realizzare scatolette lignee e statuette di divinità (in onore di Apollo olimpico). Nell’antica Grecia il legno di Bosso era anche usato per fabbricare vasi o contenitori cilindrici appositi per i medicinali. A causa della sua durezza gli antichi ne costruivano fruste, trottole, pettini, flauti e soprattutto tavolette. Queste erano poi ricoperte di cera e servivano per poterci scrivere sopra. Con il suo durissimo legno, simbolo di fermezza e perseveranza, si costruiscono i martelli delle logge massoniche.

Se nel mio sogno associo il Bosso alla presenza dell’arco (porta particolare che indica nuove opportunità positive grazie alla sua forma perfetta – in una circonferenza ogni punto è equidistante dal centro) capisco che il Bosso non indica una morte in senso fisico, ma la chiusura di una fase per l’inizio di un’altra. Inoltre ciò che mi ha colpito della pianta sono state le sue foglioline nuove, appena nate, di un verde brillantissimo che mi davano una sensazione di “freschezza” (ho proprio pesato a questa parola durante il sogno) e poi il Bosso costeggiava il percorso che stavo seguendo per arrivare ad un bellissimo giardino!
Se non avessi approfondito il vero significato del Bosso avrei passato l’intera giornata in angosciosa attesa di qualche dispiacere..

mercoledì 10 agosto 2011

La Rana.. simbologia e sogni

Nel post di ieri "laghi e monti" ho accennato a elementi che determinavano il contesto lavorativo del sogno in questione..beh, uno di questi è la rana! Ora vi mostro perchè, anche se di per sé non è indice di ambito finanziario..come ho già detto, tutto va contestualizzato ed interpretato volta per volta.

Da sempre associata al suo elemento naturale - l’acqua e al rapporto di questa con la notte e la luna (sentimenti, emozioni ed energia femminile) - la rana rimanda alla pioggia che feconda la terra, ma anche alla materia primordiale da cui scaturì un giorno la vita perché richiama i primi dei nati dal fango primordiale. Purtroppo proprio per questo, per il suo legame diretto col fango, i primi padri della Chiesa vollero vedere in questo animaletto un legame col diavolo o col pensiero eretico, infatti in ogni buon rito di stregoneria che si rispetti deve sempre presenziare almeno una zampa di rana o di rospo. Veicolo magico e strumento rituale per eccellenza della magia popolare attestata anche da Plinio il Vecchio, e per ciò anche simbolo di guarigione.
La rana ha due simbologie principali (non per forza disgiunte) che si riscontrano in tutte le culture e sono quella della fertilità e quella della trasformazione, dell’anima che vaga lontano dal corpo di chi sogna o muore, l’embrione umano che nuota nell’utero, rigenerazione e addirittura resurrezione.
In alcune leggende cinesi, la rana conserva segreti e poteri molto preziosi, in Giappone invece, ancora oggi se si è in procinto di partire, e s’incontra una rana sul cammino, è segno che il viaggio andrà bene. Nella cultura africana la rana è un animale fondamentale per l'arrivo delle piogge, in quanto, secondo un’antica credenza Bantu, durante un periodo di grande siccità, solo il canto delle rane riuscì a scrollare il cielo ed a far arrivare la pioggia.
Ma è soprattutto la sua relazione con la fecondità che impera nelle culture popolari.
Nelle tradizioni precolombiane, la dea Ceneotl, patrona delle nascite e della fertilità, era rappresentata come una rana, mentre nell'Antico Egitto, la dea Heket (chiamata anche la dea-ostetrica), raffigurata anch'essa come una rana, veniva invocata come protettrice dei nascituri e per difendere l'unità familiare e la custodia della casa. L'immagine della dea rana, veniva disegnata su amuleti e scarabei portati dalle donne gravide..si dice che per sapere se una donna è incinta bisogna che orini su una rana: se questa muore allora la donna è incinta!
La rana rappresenta l’evoluzione psichica, affettiva e spirituale che compie ogni uomo nella sua vita, è un processo lento e difficile come quello che effettua la rana nelle sue molte metamorfosi: uovo, girino, batrace ed infine rana! Può insegnare a saltare rapidamente da un livello di coscienza ad un altro. La rana può anche aiutare a trovare il coraggio di accettare nuove idee e spingersi verso dei cambiamenti, insegnando a fluire con l’esistenza.
La rana è dunque simbolo di evoluzione fortuna e mutamento che, se si associa anche al simbolo della fertilità, indica un cambiamento che porta buona riuscita.

E’ vero che nel momento in cui si intraprende l'interpretazione di un sogno occorre sempre puntare l'attenzione sullo sfondo onirico, ovvero il contesto ambientale in cui l'animale è inserito e che emozione provoca nel sognatore, ma generalmente la rana è di buon auspicio...anche vederla dal vero. Ricordo che la mia bis-nonna, quando vedevamo una rana saltellare nei dintorni di casa, mi diceva di catturarla stando attenta a non farle male, e di accarezzarla perché portava fortuna!
Molte volte nei sogni la rana indica anche il partner, la relazione (il principe azzurro si presenta sotto forma di rospo!), e può essere la chiave per individuare il contesto a cui il sogno si riferisce, ma nel mio caso particolare si riferisce al lavoro (per rimanere nell’ambito del post di ieri) perché la rana era di corallo (simbolo per eccellenza degli “affari” oltre che elemento magico e protettivo) e la trovavo in un museo…per chi non lo sapesse, sono laureata in Storia dell’Arte!

martedì 9 agosto 2011

laghi e monti

Ho deciso di cominciare questo blog per un semplice motivo: tutto è più semplice da quando ascolto i miei sogni.
Premessa: come tanti giovani italiani sono in cerca di lavoro, sto spedendo curricula e curricula sperando che qualcuno prenda in considerazione la mia proposta. Ho ben in mente che cosa voglio, ma so che non sarà facile.
Sebbene non ho ancora avuto riscontri, sono abbastanza tranquilla per un motivo ben preciso: da qualche giorno sogno un lago e delle montagne per questo oggi parlerò di questi due elementi.

Sia i monti che il lago rappresentano nei sogni l'unione con il sè, un luogo di introspezione che ci mette in contatto con il nostro subconscio.
Entrambi richiamano il senso dell'introspezione, la montagna come luogo di ritiro, eremitaggio e meditazione e il lago, con la sua forma concava e accogliente suggerisce un posto in cui accoccolarsi e riposarsi in solitudine, richiama il grembo materno.
Entrambi luoghi sacri che indicano una crescita spirituale, non certo priva di ostacoli, ma che se si rispettano le loro forze naturali possono dare grande consapevolezza.
La montagna da sempre incute un timore reverenziale, un senso di sacro percepibile anche dai più scettici. Basti pensare agli innumerevoli monasteri arroccati nelle vette più alte, all'immagine archetipa del saggio che vive isolato tra rocce o ghiacci. La montagna è il simbolo per eccellenza del collegamento tra terra e cielo..l'energia maschile dello slancio.
E il lago? Il lago è l'unico luogo in natura in cui le acque (le emozioni) sono tranquille e rilassanti..è vero, può anche essere buio e profondo, il luogo del mistero..ma quali emozioni non hanno un minimo di mistero: è la Natura femminile!
Il fatto che nei sogni continuino a ripresentarsi il lago circondato da monti mi da un senso di sicurezza. L'unione nel mio essere di forze maschili e femminili nel loro aspetto più profondo mi fa capire che sono sulla giusta strada, anche perchè nei miei sogni l'atmosfera è sempre molto serena, tranquilla e luminosa. Percepisco che il contesto a cui tutto si riferisce è quello lavorativo sia per la presenza di altri elementi (stivali, corallo, etc..di cui magari parlerò in altre occasioni) sia perchè durante il sogno mi capita di pensare al lavoro, magari anche solo un attimo, magari anche solo una sensazione e non un vero pensiero.
La cosa più importante dei sogni è ciò che ci trasmettono, la sensazione che proviamo..è questa la vera chiave di lettura!

L'essere così tranquilli e sicura di aver fatto e di stare continuando a fare le scelte giuste mi da una forte consapevolezza, mi aiuta ad aver maggior fiducia in me stessa e ridimensiona molti aspetti della mia vita..ad esempio mi sto impegnando ad approfondire  conoscenze e saperi, anche non specifici, che so mi potranno servire nel percorso che ho scelto, cercando di portarmi avanti e di non farmi trovare impreparata. Se magari avessi avuto dubbi sulla mia strada mi sarei dedicata ad altro, cercando nuovi appigli. E' per questo motivo che con questo blog spero di dare fiducia nella capacità di guida dei sogni.
Ognuno ha dentro sè tutte le risposte di cui necessita, basta solo ascoltarle!